Lo storico magazine gay francese Tetu, creato 20 anni fa con il contributo dello stilista Yves Saint-Laurent, è a un passo dal fallimento. La società è da ieri in amministrazione controllata, e ha 4 mesi di tempo per trovare un compratore che la rifinanzi. “Ho fatto il percorso che potevo fare, ora voglio dare una chance a ‘Tetù di sopravvivere, appoggiandosi a un gruppo”,spiega al quotidiano Les Echos il proprietario del magazine, Jean-Jacques Augier, che lo acquistò due anni fa dall’ex compagno ed erede di Saint-Laurent, Pierre Bergé. Nonostante i forti tagli ai costi, che hanno portato anche a una riduzione dei salari dei dieci redattori, la testata non riesce infatti a tornare in pareggio, ma solo a ridimensionare le perdite, dagli oltre 2 milioni di euro all’anno della gestione precedente a poco più di 1 milione nell’esercizio 2014. Eppure, il giornale mantiene una solida base di abbonati, oltre 9.000, ha un sito che supera i 450 mila visitatori unici al mese e ha appena lanciato una app di incontri che nel primo mese ha già raggiunto i 10 mila utilizzatori. “Una piccola realtà non può resistere sola di fronte alle reti di distribuzione che s’indeboliscono, e alle agenzie pubblicitarie che ritoccano continuamente i prezzi e allungano i tempi di pagamento”, commenta Augier, deplorando le “differenze di trattamento” tra titoli dei grandi gruppi e testate indipendenti, “portate a incontrare grandi difficoltà”.
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