Il 12 giugno scorso gli USA hanno completato positivamente il processo di switch-off, senza registrare rilevanti problemi tecnici. In particolare, la transizione ha riguardato 971 emittenti terrestri, che si sono così aggiunte alle circa 650 emittenti che avevano già spento, nei mesi scorsi, le proprie trasmissioni analogiche.
La transizione ha mostrato alcuni elementi di criticità, nonostante abbia interessato solo una porzione limitata di famiglie: data l’elevata diffusione della TV via cavo e via satellite, secondo l’Authority FCC sono infatti circa 12 milioni (l’11% del totale) le famiglie che utilizzano la sola ricezione terrestre.
Poche settimane prima della data di switch-off inizialmente stabilita il 17 febbraio, il Governo aveva scelto di posticipare lo spegnimento di quattro mesi, a causa del numero consistente di famiglie allora impreparate al passaggio. Secondo i Commissari della FCC, il rinvio dello switch-off si è rivelato un passaggio decisivo, permettendo di recuperare il ito’do accumulato e di coordinare in maniera più efficiente le risorse a supporto della transizione.
Stando ai dati forniti da Nielsen, lo scorso 14 giugno -ovvero due giorni dopo lo spegnimento – circa 2,5 milioni di famiglie, pari al 2,2% del totale famiglie TV, risultavano impreparate allo switch-off. Si tratta cioè di famiglie utenti della sola TV terrestre non ancora dotate di decoder TDT. Tale valore equivale a circa la metà del dato (5 milioni di famiglie TV) registrato a febbraio, in coincidenza con la data inizialmente fissata per lo spegnimento.
L’impreparazione allo switch-off è più elevata negli Stati nord-occidentali, dove la diffusione della TV via cavo è inferiore, tra le famiglie ispano e afro-americane e tra quelle con individui più giovani (under 35).
Secondo alcuni osservatori, tuttavia, è lecito attendersi una drastica riduzione del numero delle famiglie analogiche già in questi giorni, come dimostrano i dati relativi alle richieste dei coupon, del valore di $40, messi a disposizione dallo Stato per incentivare l’acquisto di ricevitori TDT. Istituito nel 2006, il “TV Converter Box Coupon Program” è una delle principali azioni intraprese a sostegno della transizione, con un budget totale pari a $1,5 miliardi.
Nella settimana a cavallo dello switch-off, dal 10 al 16 giugno, il numero medio giornaliero di richieste per ricevere il sussidio si è attestato a 237 mila, quasi il doppio delle 127 mila dei 7 giorni precedenti. Il picco di richieste, 428 mila, è stato registrato il giorno dello spegnimento. Poiché intercorrono in media 9 giorni tra la richiesta del coupon e la sua consegna via posta, si può ipotizzare che gran parte delle famiglie ancora analogiche ha fin qui mancato il passaggio non tanto per una forma di “resistenza” quanto per un eccessivo indugio nell’aderire al programma di sussidio.
In vista della transizione, FCC ha intrapreso una sene di altre iniziative di supporto. In particolare, ha istituito una consumer help line telefonica, che ha ricevuto oltre 900 mila chiamate nella settimana di switch-off, e reclutato alcuni tecnici contractor, cui si sono aggiunti gruppi di volontari, per fornire assistenza domiciliare gratuita all’installazione dei ricevitori. Inoltre, FCC ha predisposto oltre 500 centri di supporto e attivato un sito Web dedicato (3,1 milioni page views il 12 giugno).
Tutte le attività di supporto, comprese quelle di informazione e l’erogazione dei coupon, proseguiranno anche nelle prossime settimane. Fino a metà luglio, inoltre, le principali emittenti terrestri in 85 mercati regionali continueranno a trasmettere nelle ore notturne programmi in analogico (nightlight sen/fpe), fornendo informazioni di servizio sullo switch-off.
Federica Liucci