Documento di sintesi della consultazione pubblica sui criteri e le modalità per l’attribuzione di misure economiche di natura compensativa in favore degli operatori abilitati alla diffusione di servizi di media audiovisivi in ambito locale, per la liberazione delle frequenze riconosciute a livello internazionale ed utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate ed assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia ed oggetto di accertate situazioni interferenziali, di cui al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9.
Il presente documento fornisce una sintesi delle risposte pervenute a seguito della consultazione pubblica sui criteri e le modalità per l’attribuzione di misure economiche di natura compensativa in favore degli operatori abilitati alla diffusione di servizi di media audiovisivi in ambito locale, per la liberazione delle frequenze riconosciute a livello internazionale ed utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate ed assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia ed oggetto di accertate situazioni interferenziali, di cui al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, avviata sul sito del MiSE in data 6-11-2014. Fino a tutto il 10-12-2014, termine ultimo stabilito per l’invio dei contributi, sono stati ricevuti 13 commenti inviati da 12 soggetti ripartiti come segue.
Si precisa che la quasi totalità delle risposte pervenute sono riconducibili a soggetti che, ai sensi della normativa vigente in materia, risultano essere possibili destinatari delle misure di cui trattasi. Talvolta si registrano risposte tra di loro discordanti, anche su questioni rilevanti. Le osservazioni pervenute non hanno fatto esplicito e puntuale riferimento ai paragrafi o ai punti del documento in consultazione.
Una parte delle osservazioni hanno riguardato aspetti non strettamente connessi al documento in consultazione quali ad esempio l’entità degli importi stanziati per la dismissione rispetto agli investimenti tecnologici e professionali effettuati e la conseguente richiesta di aumento dell’importo stanziato; la riserva di un terzo delle frequenze per le reti locali; la necessità di attivare un contradditorio sulle situazioni interferenziali lamentate dai paesi confinanti e più in generale un dialogo con le rappresentanze delle emittenti locali; la costituzione di tavoli di consultazione permanente sul riassetto radiotelevisivo; la revisione del Piano della numerazione automatica LCN; la necessità di uno stanziamento di incentivo per i fornitori di media audiovisivi che trasmettono con nuove tecnologie HD, 3D e 4KU e di uno stanziamento economico per la campagna di comunicazione informativa laddove venissero cambiate le frequenze di un dato operatore; la richiesta di assegnazione delle frequenze non pianificate o a disposizione del Ministero; la dichiarata anticostituzionalità dell’art. 6, commi 8 e 9, del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145 convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, la necessità di procedere ad una pianificazione per impianto e non per regione verificando il rispetto dei PDV; la necessità di revisione delle graduatorie 2010/11/12 attraverso l’emanazione di un nuovo bando e conseguentemente la redazione di nuove graduatorie. Infine in una osservazione è stata evidenziata la possibilità che altre risorse frequenziali possano essere perse in quanto nella pianificazione si è tenuto conto soltanto delle situazioni interferenziali comunicate ufficialmente dai paesi confinanti.
Tra le osservazioni risultate essere attinenti al documento in consultazione, invece le problematiche evidenziate hanno riguardato aspetti diversi. Tra essi possiamo annoverare la richiesta di seguire le graduatorie di cui all’articolo 4 del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2011, n. 75, e successive modificazioni; in alcune è stata richiamata la Delibera 480/2014/CONS in particolare nel caso di reti esercite in tecnica SFN e nel caso di reti che irradiano nel territorio di più regioni, ma anche relativamente al “mantenimento delle aree di servizio di maggior estensione” e all’eventuale necessità di una successiva fase di revisione del piano finalizzata alla compatibilizzazione delle aree tecniche o regioni limitrofe; in una osservazione si è richiesto che vengano opportunamente gestiti i casi di trasferimento della proprietà del diritto d’uso non ancora volturati.
Tra gli altri aspetti trattati, alcuni contribuiti hanno riguardato il tema delle intese sia con la richiesta di ammetterle tra soggetti che operano su frequenze diverse, laddove venga constatata l’impossibilità di un accordo tra i soggetti operanti sulla stessa frequenza sia di vietarle se finalizzate all’ottenimento dei diritti d’uso delle frequenze residue.
Relativamente alle manifestazione di interesse sono state evidenziate possibili difficoltà nell’esprimere dette manifestazioni senza conoscere preventivamente quali saranno le frequenze che dovranno essere assegnate a coloro che operano su frequenze da dismettere mentre per il caso di cambiamento di risorse frequenziali è stata richiesta la previsione di un periodo transitorio.
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