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TELEVISIONE NELLA RETE, COSI’ CAMBIA IL CONSUMO

Televisione ovunque: non è l’avverarsi di incubi da Panopticon o di recenti profezie di filosofi e intellettuali (su tutti Popper e Sartori), bensì l’ultima tendenza dei consumatori dei media. I telespettatori di tutto il mondo vogliono vedere tv (o contenuti video in genere) anywhere and anytime: è questo, infatti, il principale risultato di una ricerca svolta da Nielsen Italia sulla fruizione dei video, che ha coinvolto più di 27.000 consumatori online in 55 Paesi.
Da questo studio emerge che il televisore continua comunque ad essere la piattaforma universalmente più utilizzata per la visione di video: il 90 per cento dei consumatori utilizza il televisore di casa almeno una volta al mese, con consumi medi giornalieri di oltre 4 ore. Inoltre, grazie alla diffusione della High Definition Tv (Hdtv), sta migliorando progressivamente la visione per il 30 per cento circa dei consumatori su scala globale. L’uso è più elevato tra la gente di mezza età che vive in Nord America, dove la probabilità di possedere una Tv ad alta definizione è del 57 per cento superiore alla media globale. In Italia questa percentuale è del 40 per cento, segno che anche nel nostro Paese la Tv ad alta definizione sta riscuotendo grande interesse. D’altro canto, però anche il video online ha raggiunto una diffusione stupefacente: infatti, il 70 per cento dei consumatori del mondo ha recentemente guardato video su internet. Il tasso di penetrazione è, come prevedibile, più alto tra i più giovani. Europa e Stati Uniti fanno registrare un ritardo nel tasso di adozione rispetto ai mercati della regione Asia-Pacifico (Cina e Indonesia in primis), dell’America Latina e del Medio Oriente. Il video mobile è usato dall’11 per cento dei consumatori globali: milioni di persone già guardano video e Tv attraverso lo schermo del proprio cellulare, con un tasso di adozione che registra forti variazioni da regione a regione. La penetrazione del video mobile è più elevata tra i maschi e nella fascia tra i 25 e i 30 anni. Così come accade per i video online, Europa e Nord America sono in ritardo, mentre Asia-Pacifico e Meap (Medio Oriente, Africa e Pakistan) fanno da traino nell’adozione di video in mobilità.
Nel prossimo futuro, ha sottolineato Nielsen, l’analisi della visione dei video su tre schermi (Tv, Online e Mobile) non sarà più sufficiente in quanto sono stati lanciati nuovi schermi e meccanismi di visualizzazione che aggiungeranno maggiore complessità al panorama dei video.
Nell’ultimo anno il settore ha prestato grande attenzione all’uso di tablet, ed alla Over-the-Top TV. I tablet, con il successo registrato dopo il lancio dell’iPad, stanno inoltre estendendo la definizione di video mobile. Ad oggi, l’interesse risulta molto alto nei mercati MEAP – particolarmente in Medio Oriente – e in Italia (55 per cento superiore alla media), mentre è inferiore alla media negli Stati Uniti, la patria dell’iPad. La Tv Over the Top, ovvero i televisori con connessione a internet, sono uno degli sviluppi futuri più interessanti. A livello globale, circa un consumatore su cinque (22 per cento) ne possiede uno o ha intenzione di acquistarlo entro il prossimo anno. Questi televisori danno la possibilità di guardare video e altri contenuti over-the-top sullo schermo televisivo attraverso servizi web-based. In sintesi, se i video online stanno diventando ubiquitari e i video su dispositivi mobili un’alternativa ragionevole per milioni di persone, nuovi dispositivi come i tablet stanno promettendo di cambiare la definizione stessa di video in mobilità, mentre la Over the Top tv sta modificando alla radice la natura stessa del broadcasting. I nuovi contenuti televisivi e video dovranno quindi essere pensati e costruiti già come cross-piattaforma e cross-mediali per poter venire incontro alle rinnovate esigenze di fruizione dei nuovi consumatori.
da www.news.denaro.it

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