I pacchetti base ricaricabili degli operatori tradizionali di telefonia mobile hanno subito un rincaro medio del 23% da luglio a ottobre 2013. La vera sorpresa del mercato delle tariffe cellulari sono gli operatori virtuali, i cui prezzi sono invece rimasti stabili e quindi più competitivi. E’ la scoperta al centro dell’ultimo studio dell’Osservatorio SuperMoney, unico sito in Italia accreditato dall’Agcom per il confronto delle offerte di telefonia. Vodafone, Tim, Wind e Tre offrono oggi pacchetti base ricaricabili per i cellulari piu’ cari in media del 23% rispetto a luglio 2013, non altrettanto accade a No’verca, PosteMobile, Erg Mobile e Tiscali Mobile. Analizzando le tariffe delle quattro principali compagnie, si assiste negli ultimi mesi a un generale aumento dei prezzi di listino, ma non sempre a fronte di un corrispondente incremento dei servizi inclusi. Al contrario, i costi stabiliti dai cosiddetti MVNO (Mobile virtual network operator, cioè le compagnie che operano senza una propria infrastruttura), Tiscali Mobile, No’verca, Erg Mobile e PosteMobile, sono rimasti invariati.
Nel dettaglio, Tim ha aumentato il costo base da 9 a 10 euro (+10% rispetto a luglio 2013), sebbene includendo anche 200 sms insieme ai 200 minuti e a 1 Gb di traffico dati. Vodafone ha mantenuto lo stesso prezzo, ma riducendo sms e minuti a disposizione. Wind passa da 6 a 9 euro (+33%), incrementando minuti e messaggi, ma dimezzando il traffico dati. Tre raddoppia il costo, da 4 a 8 euro (+50%), con maggiori servizi inclusi (ma non totalmente raddoppiati).
Volgendo lo sguardo ai MVNO, è evidente che sia i prezzi che i servizi inclusi non sono stati modificati. I quattro considerati hanno prezzi compresi dai 4 euro di No’verca ai 9 di PosteMobile, con servizi inclusi che comprendono dai 120 ai 200 minuti e messaggi e, in tutti i casi, 1 Gb di traffico dati.
“Quando diciamo che per risparmiare è necessario confrontare le tariffe, intendiamo confrontarle proprio tutte – commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney -. I dati del nostro ultimo studio mostrano che non bisogna fermarsi mai ai ‘soliti noti’, più forti sul mercato. Gli operatori virtuali sono infatti la rivelazione degli ultimi mesi, grazie alle loro politiche competitive sui prezzi”. “Certo – conclude Manfredi – la regola vuole che non si scelga una tariffa solo in base al prezzo, bensì considerando quanto si adatti realmente alle nostre esigenze. L’importante è non escludere nessuna alternativa”.
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