Si avvicina un nuovo appuntamento del tavolo tra Governo e editori per il futuro dell’informazione e del pluralismo. Verso la riforma dell’editoria, stavolta convocati anche gli edicolanti
Un tavolo per il futuro dell’editoria e del’informazione. Già a gennaio Alleanza delle Cooperative Italiane, Anso (Associazione Italiana Stampa Online), Articolo 21, SlcCgil, File (Federazione Italiana Liberi Editori), Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana), Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), Mediacoop ed Uspi sono state protagoniste di un primo incontro a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Informazione ed Editoria per discutere gli aspetti normativi e amministrativi e gli impegni che il Governo intende assumere nei confronti del mondo dell’editoria sia per il futuro, ma soprattutto, per il 2014 anno già lavorato. La volontà da parte di tutti i soggetti in causa era, come è adesso, la garanzia di equità per tutti e tutela di un diritto, ma anche volontà di apportare delle modifiche e di giungere alla riforma dell’editoria e dell’informazione.
Grandi manovre in vista
“Il tavolo per l’editoria verrà convocato dal governo entro pochissime settimane”. Ad annunciarlo è Antonio Funiciello, portavoce del sottosegretario all’Editoria Luca Lotti, nel corso dell’incontro “Editoria: riforma o rivoluzione? Le edicole motore di sviluppo” in cui le tre principali sigle sindacali degli edicolanti, Snag, Sinagi e Usiagi hanno presentato le loro proposte al Governo. Tempo di grandi manovre, quindi, a Palazzo Chigi sul tema dell’ informazione e del pluralismo, o almeno le aspettative sono alte: “la nostra ambizione è riformare il sistema editoriale con strumenti per guardare al futuro in maniera integrata”, dice infatti Funiciello, “vogliamo intervenire sul finanziamento diretto, ma siamo convinti che il mercato lasciato a se stesso produca distorsioni”.
Una novità rispetto all’ultimo incontro tra Governo e editori, confermata dallo stesso Funiciello, è che al tavolo ci saranno anche gli edicolanti. “Siamo convinti che la rete di vendita abbia grosse potenzialità”, tra le quali quelle economiche. “Sarà essenziale anche lavorare di fantasia per progettare insieme il futuro”, conclude Funiciello.
La riorganizzazione delle agenzie
Nei prossimi giorni, però, non è attesa solo la convocazione per il tavolo di sistema per l’editoria: dovrebbe arrivare anche la direttiva del sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’editoria, Luca Lotti, contenente la definizione dei nuovi criteri per i fondi relativi alle convenzioni 2016 per le agenzie di stampa. “Siamo vicini alla riorganizzazione e a breve avremo le novità e le determinazioni conclusive su tale materia”, dice rispondendo a Canosa di Puglia alle domande di alcuni giornalisti sul riassetto del sistema delle agenzie di stampa. Lotti rassicura tutti anche sul futuro dei contratti del Dipartimento per l’editoria di palazzo Chigi con le agenzie di stampa.
Confronto tra Governo e editori
La riforma complessiva del settore è quanto auspicato da tutte le parti chiamate in causa. Da parte del Governo c’è la volontà di intervenire sui finanziamenti diretti, ma non sono pochi i punti su cui occorre fare maggiore chiarezza. Ad esempio c’è il rapporto tra editori e giornalisti, ma anche quello tra editori e distributori per poi affrontare la delicata questione del diritto d’autore, i cui punti critici sono rispettivamente nella gestione degli stati di crisi, nella modernizzazione della rete delle edicole e nella non adesione al Repertorio Promopress da parte dei due maggiori protagonisti del media monitoring Eco della Stampa e Data Stampa.