Accelera l’iter che porterà alla definizione delle nuove tariffe postali per la stampa. Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’informazione e all’editoria, ha dato, venerdì, il parere favorevole di Palazzo Chigi al decreto che ridefinirà le tariffe postali per la spedizione dei prodotti editoriali. Con tale parere positivo, in altre parole, si è spianata la strada all’adozione di un decreto interministeriale Economia-Sviluppo economico, che dovrà legittimare l’intesa raggiunta il 21 luglio dalle associazioni degli editori (Fieg, Uspi, Anes, File, Fise) e Poste italiane spa.
Dal primo aprile del 2010, a seguito di un decreto interministeriale, attuato senza alcuna preventiva consultazione delle categorie interessate, e pubblicato nel giro di 24 ore sulla Gazzetta Ufficiale, sono state sospese le tariffe agevolate per l’esaurimento del fondo disponibile. Da allora gli editori dichiarano di dover sostenere un maggior costo medio pari al 120% per gli abbonamenti distribuiti da Poste italiane. L’accordo raggiunto a fine luglio è stato visto dagli editori stessi come “il minore dei mali”: mentre le loro associazioni stavano trattando al tavolo con le Poste, ogni giorno di ritardo nella conclusione dell’intesa comportava un aggravio per il loro bilancio (e ha comportato, in effetti, pesanti sopravvenienze passive all’esercizio 2010). L’accordo del 21 luglio prevede un incremento del 38% medio annuo per il periodo 1 settembre 2010-31 agosto 2011 e un incremento ulteriore, pari al 17% medio della tariffa applicata dal primo settembre 2010, a partire dal primo settembre 2011.
L’intesa Fieg-Poste, inoltre, prevede una differenziazione delle tariffe a secondo della destinazione degli abbonamenti (area metropolitana con aumento pari al 24%, ca-poluoghi di provincia pari al 29%, aree extraurbane pari al 43%).
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