Erano 39,3 milioni di euro la multa inflitta dall’Antitrust a Poste Italiane lo scorso 14 dicembre per abuso di posizione dominante. Il ricorso della compagnia postale nazionale è stato accolto dal Tar del Lazio. L’istruttoria dell’Authority sulla concorrenza era stata avviata dopo una denuncia di Tnt, che aveva portato a individuare una serie di condotte di Poste tese a escludere i concorrenti. L’Antitrust ha indagato e ha concluso che, a partire dal 2007, Poste avrebbe escluso gli altri operatori dai mercati del servizio di recapito a data e ora certa e del servizio di notifica attraverso messo. Dunque Poste avrebbe ostacolato la liberalizzazione del mercato mettendo in atto comportamenti abusivi.
Da parte sua Poste ritiene di aver sempre rispettato le regole e per ora il Tar le dà ragione.
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