In Sudan, il presidente Omar al Bashir ha abrogato la censura di stato sui giornali. Il provvedimento è indirizzato ai Servizi di sicurezza nazionale, che in precedenza avevano, tra la altre cose, il compito di visionare gli articoli sui giornali prima della loro pubblicazione. D’ora in avanti la stampa sarà regolata da un Codice di autocondotta, che è stato varato nei giorni scorsi, e da una Commissione congiunta, formata da giornalisti e funzionari dello stato.
Non sono state eliminate, però, le sanzioni per quanti verranno ritenuti responsabili di attentare alla sicurezza e alla sovranità dello stato ma “saranno i direttori – ha dichiarato il presidente Bashir annunciando il provvedimento – coloro che dovranno evitare ciò che va oltre il consentito”.
Il provvedimento, che ha stupito molti, dal momento che alcune settimane fa la Corte costituzionale aveva giudicato perfettamente legittima la censura sulla stampa, è probabilmente da inserirsi nel tentativo di creare un clima politico più disteso in vista delle prossime elezioni.