Stop alla pubblicazione dei bandi sui giornali, insorge la Fieg. La Federazione italiana degli editori dei giornali è infuriata e in una nota gli editori incalzano il governo: “Non pubblicare più i bandi degli appalti sui giornali significherebbe impedire ai cittadini la possibilità di controllo sull’utilizzo delle risorse pubbliche. Qualora il governo e le forze politiche non dessero seguito nelle prossime ore alla proposta di diversi parlamentari di Fratelli d’Italia e di Forza Italia di prorogare l’obbligo di pubblicazione sulla stampa dei bandi di gara assisteremmo ad una vittoria di coloro che vogliono ridurre la trasparenza sugli appalti; nella poca trasparenza crescono e si moltiplicano inefficienza e malaffare”. Ma non è tutto. Perché per la Fieg: “La trasparenza dell’attività contrattuale delle pubbliche amministrazioni è il migliore strumento di prevenzione e di contrasto alla corruzione e alla cattiva amministrazione”.
Quindi la Federazione degli editori ha esteso le sue richieste alla politica in generale e agli esponenti della macchina amministrativa: “L’appello è rivolto anche a chi, nel Governo o con responsabilità dirette in materia di appalti pubblici, ritiene sufficiente una astratta e teorica conoscibilità della pubblicità dei contratti pubblici – chiosano gli editori – e non si pone l’obiettivo della loro conoscenza effettiva, anche con l’utilizzo della stampa quotidiana: in questo modo si rischia di ledere il diritto dei cittadini ad essere informati sull’agire delle pubbliche amministrazioni”.
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