«Alla vigilia di una trattativa decisiva per il futuro di Rcs Periodici, la redazione del settimanale Oggi convoca una giornata di assemblea permanente per il 27 gennaio e dichiara lo stato di agitazione». Lo rende noto un comunicato stampa firmato dal cdr e dai giornalisti di Oggi. «Il 23 gennaio – spiega il cdr – nella sede della Fieg a Roma l’azienda ha annunciato 24 esuberi nelle testate superstiti di Rcs Periodici, un gruppo già falcidiato da chiusure, cessioni e sospensioni. Solo nella redazione di Oggi, il giornale che da 70 anni porta l’attualità nelle case degli italiani, protagonista dell’informazione nazionale e anche dei bilanci aziendali (oltre 3 milioni di utili nel 2012), sono stati individuati cinque esuberi». La redazione, «in vista dell’incontro di venerdì 31 gennaio in Fieg», respinge gli esuberi e pone 5 questioni all’azienda: «1) È vero che sito e giornale potrebbero essere smembrati? 2) Corrispondono al vero le notizie secondo cui Oggi è in vendita? 3) Se la risposta è no, quali garanzie l’azienda intende dare alla redazione? 4) Cosa aspetta l’azienda a dare concretezza agli investimenti promessi per il rafforzamento della testata e il rilancio del sito? 5) In un quadro di costi generali che appare sproporzionato, quali sono gli interventi di risparmio alternativi al taglio del costo del lavoro che l’azienda intende adottare?». «In attesa di risposte non più rinviabili – conclude la nota – la redazione di Oggi affida quindi al Cdr un primo pacchetto di cinque giorni di sciopero e si riserva nel contempo di dare visibilità a comunicati e iniziative volte a tenere alta l’attenzione su situazioni divenute ormai insostenibili».
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