”Il protagonismo delle Regioni e’ auspicabile, nella riforma dell’editoria, ed e’ integrativo delle politiche nazionali vigenti e in via di definizione”. Lo ha detto Giovanni Legnini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria. Dopo aver ricordato che l’editoria ha subito gli effetti di una durissima crisi, con difficolta’ moltiplicate a seguito dell’evolversi del digitale, Legnini ha spiegato – agli Stati generali dell’informazione in Veneto, promosso dal Consiglio regionale, dall’Ordine dei giornalisti e dal sindacato, presenti i presidenti Luca Zaia e Clodovaldo Ruffato – che a tutto questo e’ seguito il calo della contribuzione pubblica. ”I motori di ricerca attingono sempre di piu’ alla raccolta pubblicitaria e questo incide – ha proseguito Legnini – su una questione che riguarda la fiscalita’ e un’altra relativa al riconoscimento del diritto d’autore. E quest’ultimo e’ uno dei punti dell’accordo del 6 agosto scorso con l’intera filiera dell’editoria: presto interverremo con un accordo specifico”. Sui diritti d’autore, Legnini ha aggiunto che ”noi dobbiamo fare quello che fanno negli altri Paesi”, aggiungendo che ”il rispetto delle regole vale per tutti”. Nessun pregiudizio nei confronti di Google, ha aggiunto, ”ma il riconoscimento che le regole devono valere per tutti, quindi ci sara’ una norma che riconoscera’ il diritto d’autore, un accordo tra le parti in mancanza del quale vi sara’ un’intesa obbligatoria, sostitutiva, dell’Agcom”. Legnini ha aggiunto che sara’ poi sospesa la norma del Governo Monti sulla liberalizzazione delle edicole, e, per quanto riguarda l’equo compenso, ha insistito: ”Va attivato, e’ un fatto di civilta’, di qualita’ del lavoro, di rispetto”. ”Il governo sara’ determinato affinche’ le misure vengano applicate”, ha concluso Legnini, puntualizzando: ”Occorre un progetto generale per l’editoria Italiana” e ”per ridare dignita’ alla professione”.