La vertenza che riguarda la redazione de il Messaggero “si va inasprendo sempre più”. Lo dice in una nota il segretario dell’Associazione Stampa romana, Paolo Butturini. “Siamo di fronte ad un editore impuro che, all’indomani della firma del contratto nazionale, ha avviato un piano di ristrutturazione in varie testate del suo gruppo: il Mattino di Napoli, Il Gazzettino e, appunto, il Messaggero. Il numero di esuberi indicati nella testata romana, 48, rappresenta un taglio pesantissimo che mette a rischio l’identità stessa del giornale, la sua funzione di organo di informazione nazionale e di punto di riferimento della regione Lazio”.
Questo attacco – continua il sindacalista -“non può non avere riflessi sul ruolo che devono svolgere il dipartimento dell’Editoria, il ministero del Lavoro e quello del Tesoro. Va attentamente ridefinito il delicato equilibrio fra risorse destinate al settore, agli ammortizzatori sociali e allo sviluppo, parte, quest’ultima, sempre relegata al ruolo di ‘foglia di fico’ dei piani editoriali presentati”.
“Penso – conclude Butturini – che la Fnsi dovrebbe chiedere al Governo una pausa di riflessione, provando a disegnare un percorso alla luce delle risorse disponibili, della loro possibile ricollocazione, in una prospettiva di rilancio e modernizzazione del settore”.
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