L’Associazione Stampa romana contro l’agenzia di stampa Dire, che “negli ultimi mesi – si legge in una nota – è stata condannata dal tribunale di Roma a reintegrare ben tre giornalisti licenziati illegittimamente mentre una decina di altre cause è ancora in corso. Nonostante le sentenze di condanna, l’editore di fatto, Federico Bianchi di Castelbianco, insiste nei suoi comportamenti illeciti non attuando quanto deciso dal giudice. E il tutto accade mentre la cooperativa incassa soldi pubblici”. “Dei tre reintegrati, uno – si sostiene ancora nel comunicato del Il sindacato dei giornalisti del Lazio – è ancora in attesa di riprendere il lavoro e gli altri due sono stati trasferiti a Bologna con evidente intenzione punitiva. Avendo perso anche un ricorso d’urgenza contro il trasferimento, l’azienda ha reagito ricorrendo alla ferie forzate”. “Ovviamente i tre colleghi reintegrati non hanno ancora visto un euro del risarcimento deciso dal giudice. A nove mesi dal licenziamento, inoltre, ancora sono in attesa del pagamento del mancato preavviso – conclude la nota – i giornalisti che erano stati confinati in una diversa società del gruppo, la Dire new, poi messa in liquidazione”.
Massimo De Bellis
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