“Il grande inganno si è consumato: ufficialmente la cooperativa Dire, proprietaria dell’omonima agenzia, non licenzia nessuno e, per il momento, non apre stati di crisi. Anzi, in controtendenza con l’intera editoria, amplia il suo organico di otto unità. Dove sta il trucco? Semplice: dieci colleghi sono stati confinati in una scatola vuota, la Dire New, alla quale due anni fa erano stati ceduti i loro contratti di lavoro”.
Secondo il segretario di Stampa Romana, Paolo Butturini, la cooperativa Dire ha semplicemente operato una riduzione di organico parcheggiando dieci colleghi in “una società, guarda caso, passata di recente sotto il controllo di quel Federico Bianchi di Castelbianco fino a qualche settimana fa socio di riferimento della cooperativa Dire, poi dimessosi da ogni incarico e ora amministratore unico della ‘scatola vuota’ Dire New”.
Stampa Romana assicura che verrà valutata attentamente la legalità delle operazioni, di cui sono stati vittima i dieci giornalisti.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…