SPOSTATO AL 16 SETTEMBRE CONFRONTO GOVERNO-ASSOCIAZIONI DI SETTORE SU EDITORIA

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Nella giornata di oggi c’è stato lo spostamento al 16 settembre dell’incontro, fissato per l’1, di confronto tra il Governo e le associazioni di settore sul problema dei contributi all’editoria. La motivazione è la convocazione di un consiglio dei ministri nella stessa data. Speriamo solo che dietro queste dilazioni non si cela trattativa non trasparente nell’ambito delle forze di governo a cui, non possiamo dimenticarlo, fanno riferimento culturale e politico la maggioranza delle testate ammesse a contributo.
Ricordiamo che l’art. 44 del decreto legge n. 112 sulla manovra finanziaria, convertito nella legge n. 133 del 4 agosto 2008, ha abolito il diritto soggettivo ai contributi diretti all’editoria, gettando numerose aziende editoriali in una grave crisi di sopravvivenza. Da un lato, infatti viene meno la certezza di una voce importante dei loro bilanci e dall’atro vengono compromessi i rapporti con gli istituti di credito.
Inoltre, il Governo, con il citato articolo 44 si è arrogato il diritto di decidere, con proprio decreto, i criteri di erogazione dei contributi, cioè quanto dare alle singole testate, che fino ad oggi era sottoposto a riserva di legge. Ma siamo fuori da tempi fissati dalla sessa legge 133/08 per l’emanazione del regolamento: il 24 agosto. Anche se si tratta, come ha sottolineato lo stesso sottosegretario Bonaiuti, di un termine ordinatorio e non perentorio. Ad ogni modo i criteri fissati a base dei nuovi regolamenti non possono che essere gli unici citati dalla legge 133/08: “la prova dell’effettiva distribuzione e messa in vendita della testata, nonché l’adeguata valorizzazione dell’occupazione professionale”.Il rispetto di questi due criteri vuol dire un’esclusione dai contributi delle copie vendute in blocco a prezzi irrisori e la differenziazione dei contributi secondo la consistenza redazionale delle diverse testate.
Fabiana Cammarano

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