Alla fine del secondo governo Conte, il suo portavoce Rocco Casalino era stato accusato di aver “monopolizzato” la tv e di essere letteralmente onnipresente sui programmi (anche) della Rai. Andava ospite presentando il suo libro “Il Portavoce” e commentando i casi della politica italiana, spesso e volentieri attaccando le parti politiche che avevano fatto opposizione al Conte bis o che avevano ritirato la loro fiducia all’esecutivo giallorosso.
Così, in una sorta di alleanza parallela, sia Italia Viva che Fratelli d’Italia avevano promosso e sostenuto la presentazione di alcuni quesiti proprio sull’opportunità delle ospitate vivaci e frequenti dell’ex portavoce del premier. Nelle scorse ore, in Vigilanza Rai, è arrivata loro una risposta che non è stata ritenuta per niente soddisfacente. Tanto da Iv quando da Fdi.
E infatti, in una dura nota apparsa anche sui social, il commissario di vigilanza Michele Anzaldi ha tuonato: “Imbarazzante e indecente la risposta della Rai all’interrogazione della Vigilanza che chiedeva conto dello strabordante spazio dato dal servizio pubblico a Rocco Casalino nelle settimane di insediamento del governo Draghi, uno spazio superato (ma di pochissimo) solo dallo stesso neopresidente del Consiglio. Una vera presa in giro per tutta la commissione di Vigilanza, quella risposta al quesito di Fdi sembra scritta da Casalino in persona”. E dunque: “Il presidente Barachini e l’amministratore delegato Salini avviino un’immediata verifica e dicano chi è responsabile di un testo del genere: è inaccettabile rispondere con argomentazioni talmente risibili ad un atto ufficiale del Parlamento, argomentazioni peraltro gia’ smentite dall’Agcom”.
Anzaldi ha poi affermato: “La Rai spiega che l’enorme spazio dato a Casalino sarebbe stato dettato da presunti motivi di cronaca, perché Casalino ‘avrebbe potuto raccontare al pubblico eventi curiosi e sconosciuti’ (ma non se ne ricorda nessuno) e per motivi ‘di costume’, perché l’autobiografia di Casalino rappresentava un’opera imperdibile per il pubblico. Una versione davvero imbarazzante, smentita completamente dall’Agcom, che ha conteggiato il tempo di Casalino nello spazio dato al Movimento 5 stelle, quindi un tempo totalmente politico, né di cronaca né tanto meno di costume come vuol far credere la Rai. Anche perché in quelle ore e ore di interviste Casalino ha semplicemente continuato a fare propaganda a Conte, proprio nei giorni in cui si insediava il presidente Draghi”.
I commissari di vigilanza Rai del partito d’opposizione di Fratelli d’Italia, Federico Mollicone e Daniela Santanché hanno spiegato: “La risposta della Rai al nostro quesito su Casalino è indecente e imbarazzante. Casalino non rappresenta più nessuno, se non se stesso, e sicuramente la sua pubblicazione autobiografica non meritava un’attenzione così ampia da parte del servizio pubblico, con motivazioni di cronaca”. Barachini e l’AD Salini verifichino chi ha inviato una risposta del genere, con argomentazioni già smentite dall’Agcom”. E infine: “Il tempo di Casalino è tempo, come indicato dall’Autorità, “politico”, in quanto esponente del M5S, dove l’ex portavoce di Conte ha continuato a fare da agit-prop.”
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