Dopo tre anni di infruttuose trattative tra le parti, il ministero della Cultura ha deciso d’attivarsi nel controllo dei download da Internet. E lo ha fatto approvando la Legge dell’Economia Sostenibile, in cui s’introduce una modifica delle due leggi fondamentali in materia: la legge dei servizi della società d’informazione (LSSI) e quella della proprietà intellettuale (LPI). La disposizione finale della legge, patrocinata dal capo del Governo J.L.Rodriguez Zapatero, modifica le due leggi citate “per proteggere la proprietà intellettuale contro la pirateria in Internet”.
Il mutamento più rilevante, e che susciterà più polemiche, è l’introduzione nella LSSI della “salvaguardia dei diritti di proprietà intellettuale” tra i cinque motivi che consentono di restringere, ed eventualmente interrompere, le prestazione del servizio, ancorché per decisione dell’autorità giudiziaria.
Finora l’articolo 8.1 della LSSI contemplava solo quattro motivi per limitare l’accesso a Internet: salvaguardia dell’ordine pubblico; indagine penale, sicurezza pubblica e difesa nazionale; tutela della salute pubblica; rispetto della dignità della persone e principio di non discriminazione, protezione della gioventù e dell’infanzia.