La crisi economica potrebbe causare in Spagna, da qui al 2010, la perdita di circa cinquemila posti di lavoro tra i giornalisti, pari al 20% dell’impiego totale del settore. Lo ha annunciato oggi l’Associazione della Stampa madrilena (Apm). Il presidente dell’associazione, Francisco Gonzales Urbaneja, nel corso di una manifestazione di circa 150 persone organizzata a Madrid per difendere il lavoro dei giornalisti, ha dichiarato che si deve mettere in campo ogni sforzo per evitare questa «catastrofe». I media spagnoli sono duramente colpiti, in termini di occupazione, sia dallo sviluppo tecnologico che dalla crisi economica, la quale sta determinando una perdita stimata del 30% nelle entrate pubblicitarie dall’inizio del 2009. Certi giornali, come il free-press Metro , hanno già chiuso i battenti, mentre altri hanno annunciato importanti riduzioni di personale. Urbaneja ha spiegato che circa 1.600 giornalisti hanno perso il posto dall’estate scorsa e che in totale si potrebbe arrivare a cinquemila entro il 2010, se nulla viene fatto per porre un freno a questa deriva. «Siamo una specie in via di estinzione», ha sottolineato da parte sua Magis Iglesias, presidente della Federazione delle Associazioni dei giornalisti di Spagna (ANSA-AFP)
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