Sospesa la trasmissione “Non è l’Arena” di Massimo Giletti da La7. La polemica è rovente e ha caratterizzato il fine settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle. Tra rumors, indiscrezioni, “bombe” giornalistiche, i motivi della sospensione non sembrano essere davvero chiarissimi e tutto ciò non fa che alimentare ipotesi e congetture. Ciò che pare pacifico, forse l’unica cosa che sembra davvero acclarata in tutta la faccenda, riguarda la decisione rapida e inattesa. Nessuno si aspettava un provvedimento così drastico da un editore, come Urbano Cairo, che di solito utilizza altre strategie meno rumorose per gestire i suoi media.
La scelta è stata “spiegata” dagli addetti ai lavori con tanti ragionamenti. Si è parlato di un riavvicinamento di Giletti alla Rai che, con il nuovo governo, avrebbe accolto il giornalista torinese nei suoi ranghi, a braccia aperte. Tali indiscrezioni, però, sono state seccamente smentite dai membri del consiglio d’amministrazione Rai, in particolar modo da Giampaolo Rossi, consigliere in quota Fdi già dai tempi del Conte bis. Dunque si è parlato dell’ingombrante presenza, nello studio di Giletti, di Salvatore Baiardo. Il “faccendiere” che avrebbe snocciolato notizie riservate, come la malattia di Matteo Messina Denaro, che avrebbe garantito a Non è l’Arena un autentico scoop. Si è parlato persino di modalità di pagamento non proprio trasparenti. Anche quest’ipotesi è stata smentita.
Nell’immediatezza dei fatti s’era diffusa la voce di un’inchiesta condotta dalla direzione investigativa antimafia che avrebbe coinvolto lo stesso Giletti, con tanto di perquisizioni in casa. Anche questa ricostruzione è stata smentita dal conduttore di Non è l’arena. E che è successo, allora?
Non resta altro che leggere tra le righe delle dichiarazioni ufficiali dei protagonisti della vicenda. Urbano Cairo, all’Ansa, ha dichiarato: “Giletti ha condotto in 6 anni 194 puntate di “Non è l’Arena” dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto inclusi quelli relativi alla Mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare. Gli auguro di trovare la stessa libertà incondizionata nella sua prossima esperienza televisiva o di altro genere”. Giletti, a Striscia la Notizia, ha glissato tanto sui rumors che danno Fabio Fazio in arrivo a La7 quanto sulle ragioni dietro la sospensione del programma: “Bisogna chiedere a Cairo il perché mi abbiano mandato via, forse l’ha fatto perché sono juventino”.