E’ stato presentato, in webinar, il tavolo veneto della filiera dell’editoria, che raduna tutti i soggetti coinvolti nel processo di produzione, distribuzione e vendita dei quotidiani e dei giornali. L’iniziativa è stata promossa da Confcommercio Veneto e da Snag, sindacato dei giornalai, per analizzare la situazione e gli scenari futuri delle edicole seguendo due principi: “modernizzazione” e “polifunzionalità”.
Sono intervenuti il presidente di Confcommercio Veneto Patrizio Bertin, il presidente di Snag Andrea Innocenti, Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto, Andrea Martella, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Luisa Luise, dirigente dell’area Sviluppo economico della Regione, Andrea Riffeser Monti, presidente Fieg, federazione degli editori dei giornali, Piero Danioni della società Sodip di distribuzione, Samuele Bertuccio, vice presidente di File, i liberi editori e Monica Andolfatto, segretaria regionale di Fnsi, il sindacato dei giornalisti.
Ecco gli interventi nei dettagli:
I partecipanti al tavolo veneto della filiera dell’editoria
Bertin: “Trasformare il ruolo delle edicole”
“L’avvento del digitale – ha detto Bertin – ha stravolto le abitudini di leggere le notizie, incidendo profondamente sulla vendita della carta stampata. Oggi il ruolo delle edicole è svilito. Per rilanciarle non si può che battere una strada: quella della trasformazione per sostenerne la competitività”.
Innocenti: “Creare un bonus edicola anche per il 2021”
Il presidente di Snag ha fornito dati eloquenti: migliaia di edicole hanno chiuso negli ultimi anni e durante il lockdown primaverile in media 8 punti vendita al giorno; mentre i fatturati sono scesi in media del 30% ma con punte del 70. “Se durante l’emergenza – ha affermato Innocenti – le edicole fossero state tutte chiuse, il settore sarebbe morto. Invece va rivolto un grazie agli edicolanti che, a rischio della loro incolumità, hanno garantito ogni giorno il diritto all’informazione dei cittadini”. Dallo Snag sono giunte richieste precise: rafforzare il credito d’imposta; incrementare la forfetizzazione delle rese del 95%; creare un bonus edicola anche per il 2021; informatizzare la rete per commercializzare anche altri beni; rafforzare le collaborazioni con le pubbliche Amministrazioni e creare reti su base nazionale; investire contributi a fondo perduto per ristrutturare chioschi, negozi e arredi.
Conte: “Punto di riferimento per il territorio”
“L’edicola è punto di riferimento per un territorio e una comunità – ha spiegato il sindaco di Treviso Conte – Grazie anche al protocollo firmato da Anci con Fieg, è necessario accompagnare il cambiamento da punto vendita a un punto servizi, ad esempio per accedere all’anagrafe o prenotare una visita medica. Bisogna però comprendere che questo si può fare solo se si sceglie di investire le necessarie risorse”.
Martella: “Recovery found opportunità per la ripartenza della rete di vendita”
Il sottosegretario Martella ha ricordato come “il settore fosse in crisi già prima della pandemia. Il governo si è impegnato a misure di supporto nella legge di bilancio, con i decreti di ristoro per le attività e ora c’è la grande opportunità del Recovery found: tutti strumenti che devono favorire la resilienza e la ripartenza della rete di vendita. Certo, servono il credito d’imposta, il prolungamento del bonus, il supporto alla modernizzazione e alla digitalizzazione, ma nel contempo bisogna tornare a promuovere la lettura, soprattutto tra i giovani. L’informazione ha un ruolo chiave, specialmente quando è assicurato il pluralismo, perché una società più informata è più libera e democratica”.
Luise: “Accentuare il ruolo polifunzionale delle edicole”
Luisa Luise, nel portare i saluti dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato, ha sottolineato che “è necessario mettere in campo politiche attive per favorire la polifunzionalità delle edicole. Una funzione fondamentale la possono esercitare i distretti del commercio, che aggregano imprese e territori e possono valorizzare le edicole”.
Monti Riffeser: “I sussidi non bastano”
Il presidente Fieg Monti Rifesser ha evidenziato che “non possono bastare dei sussidi. Quindici anni fa venivano venduti otto milioni di quotidiani al giorno, oggi siamo a un milione e mezzo. La gente si è abituata ad avere tutto a casa con la tecnologia. Servono il coraggio, la capacità e i finanziamenti per rifare completamente le edicole e accompagnarle al cambiamento”.
Donioni ha rilevato “l’importanza della diffusione delle copie cartacee e che la vera scommessa da vincere è che diventino luoghi pubblici”, Bertuccio si è detto preoccupato “per tutti quei paesi che hanno solo un’edicola, pensiamo alle località di montagna, che se chiude lascia i residenti sprovvisti di un servizio essenziale. Ma bisogna anche rendersi conto che il reddito ormai non può venire solo dalla filiera della stampa, occorre diversificare”.
Fnsi: “Il digitale non può cannibalizzare il prodotto cartaceo”
In conclusione, Andolfatto, portando i saluti del presidente nazionale Fnsi Giuseppe Giulietti, ha osservato: “E’ imprescindibile che l’edicola sia un punto di socializzazione, tuttavia è decisivo che ciò che vende sia un prodotto giornalisticamente di qualità mentre, invece, assistiamo al taglio sistematico del costo del lavoro e a un sempre più massiccio sfruttamento del precariato. Anche questo contrasta il fenomeno delle fake news che viaggiano in rete. Il digitale non può cannibalizzare il prodotto cartaceo che però costa tantissimo. Ma bisogna essere chiari: non c’è qualità e non c’è libertà d’informazione se un pezzo viene pagato tra i 7 e i 15 euro”.
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