SNAG contesta e prende le distanze dalla delibera con la quale il Consiglio comunale di Firenze ha approvato nella seduta del 22 aprile scorso limitazioni alla vendita di prodotti extra editoriali da parte delle edicole del centro storico.
Ricordiamo che il 28 marzo 2022, proprio presso la sala del Consiglio comunale di Firenze, è stato firmato un Protocollo d’intesa tra Anci, Fieg e le Organizzazioni Sindacali degli edicolanti per avviare una collaborazioneche potesse dare sostegno alle rivendite di giornali, sempre più penalizzare dalla grave crisi editoriale degli ultimi anni. Ci si aspettava un ampliamento della vendita di prodotti extra-editoriali che mettesse le edicole in
condizione di compensare il costante calo di fatturato derivante della vendita di quotidiani e riviste. A dispetto di tale Protocollo d’intesa, il 22 aprile scorso il Consiglio comunale ha preso una decisione che va nella direzione opposta varando una delibera che introduce una distinzione tra edicole Unesco, ossia quelle che operano nel centro storico della città, e quelle non Unesco. Indicando inoltre, per le sole edicole Unesco, una
penalizzazione in quanto dovranno limitare il prodotto extra editoriale al 30% della superficie espositiva e il rimanente 70% dovrà essere destinato al prodotto editoriale: una limitazione che non è prevista per le edicole in area non Unesco, creando così una disparità all’interno di uno stesso settore merceologico. Ciò è accaduto nonostante l’incontro, avvenuto qualche giorno prima, tra Andrea Innocenti, Presidente SNAG,
con il sindaco Dario Nardella e l’Assessore al commercio Giovanni Bettarini, durante il quale SNAG ha proposto di lasciare una percentuale del 50-50% tra prodotto editoriale e non editoriale spiegando che l’approvazione di tale delibera avrebbe accentuato le difficoltà delle rivendite ubicate in centro. In quell’occasione lo stesso Assessore Bettarini era all’oscuro del Protocollo d’intesa siglato due anni fa, che gli è stato illustrato da Innocenti.
É vero che nel centro di Firenze esiste da tempo il fenomeno dell’abusivismo: edicole gestite nella quasi totalità dei casi da stranieri che hanno interamente sostituito la vendita di prodotto editoriale con prodotti turistici diventando una sorta di bazar, circostanza inammissibili per una città d’arte come Firenze. Ma è anche vero che per riportare a una situazione di normalità il Comune sta penalizzando enormemente le 10 rivendite dell’area
Unesco che effettivamente vendono giornali ma che non possono sostenersi con la vendita del solo prodotto editoriale, una necessità di diversificazione merceologica avvertita da tutta la categoria.
La delibera introdotta dal Comune porterà ad una desertificazione dei punti vendita della carta stampata ai danni dei cittadini che ancora leggono e si informano sulla carta. Lo SNAG, unico sindacato presente in Consiglio al momento del voto, si augura che ci sia un ripensamento da parte del Comune su questa delibera effettuata ad arte nell’ultimo Consiglio comunale prima delle elezioni di giugno e passata a maggioranza relativa con 17 voti e il sostegno dei consiglieri del PD.
L’invito di SNAG è quello di rivedere quanto è stato emanato e apportare eventuali correttivi. In assenza di provvedimenti in questa direzione, è indiscutibile chiedere un intervento presso le sedi competenti.
Salvatore Monaco
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