In merito all’assegnazione di tali risorse il presidente SNAG Andrea Innocenti dichiara:
“Devo esprimere grande soddisfazione per la destinazione di una quota del Fondo
Straordinario per l’Editoria alla rete di vendita delle edicole. Ringrazio il Governo, ed in
particolare il Sottosegretario Barachini e tutto il Dipartimento – con i quali abbiamo avuto un confronto estremante costruttivo e positivo – per lo sforzo compiuto nel cercare di sostenere la rete di vendita delle edicole. Esprimo soddisfazione anche per la formulazione tecnica del bonus, che viene ripartito tra una quota forfettaria di incentivo per nuove attività di consegna e una quota strutturata sulle spese gestionali e di ammodernamento dei punti vendita. Mi sembra una soluzione che coniuga incentivo allo sviluppo e sostegno all’attività, con un’attenzione particolare alle edicole delle aree interne del paese”.
Innocenti precisa inoltre che “Il sostegno pubblico è essenziale per arginare il trend di
chiusure di edicole e per promuoverne il rilancio, la modernizzazione e l’efficienza
diffusionale della stampa. La strada è giusta e con il Fondo Straordinario abbiamo
l’occasione di porre un “altro tassello” per salvare la rete di vendita della stampa”.
“Devo tuttavia esprimere preoccupazione per il 2024 – osserva il Presidente di SNAG –
poiché al momento non è previsto alcun sostegno per la rete delle edicole. Mi auguro che il
Governo confermi anche in Legge di Bilancio l’attenzione e la sensibilità verso la rete di
vendita delle edicole considerata la rilevanza di questa rete che è una “rete strategica” per
garantire una diffusione capillare della stampa su tutto il territorio, in favore di tutte le fasce della popolazione, incluse quelle prive di competenze digitali”.
Innocenti ricorda infine che “Grazie a misure come la conferma del Fondo Straordinario e
del bonus per le edicole e del tax credit per gli edicolanti, il saldo negativo di chiusure di
punti vendita (al netto delle nuove aperture) è sceso al 3,5% quando nel 2019 era superiore al 13%. Attendiamo i risultati del 2023, ma è chiaro che le forme di sostegno pubblico hanno funzionato e non c’è ragione per non confermarle anche per 2024”.
Salvatore Monaco
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