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Sky e Mediaset verso l’accordo per i diritti tv. La Lega gongola….

A Sky otto squadre della Serie A (tra cui Juve, Inter e Milan) su digitale terrestre in cambio di 422 milioni (pacchetto B); a Mediaset le stesse squadre su satellite per 350 milioni (pacchetto A); il resto del bando, esclusiva assoluta di 12 squadre (pacchetto D), diritti accessori (pacchetto C) e diritti internet (pacchetto E) da riassegnare, visto che le offerte sono inesistenti oppure sotto la base d’asta o infine condizionate (e quindi inaccettabili). In vista dell’assemblea della Lega calcio in agenda per lunedi’ 23 giugno (ore 14), che dovra’ risolvere il rebus dell’assegnazione dei diritti tv del Campionato per il triennio 2015-2018, potrebbe essere questo il curioso epilogo dell’asta. Il piu’ classico dei lieto fine, con 20 presidenti a pancia piena: 772 milioni l’anno per 248 partite contro gli 841 che percepiscono ora per tutte le 380 partite; linee guida della Legge Melandri e delle Authority rispettate; e tanti altri diritti tv da vendere per l’advisor Infront destinato a sfondare facilmente il muro del miliardo. Ma un tragico finale per Sky e Mediaset che avrebbero speso una follia per diritti tv su piattaforme su cui non trasmettono e senza ottenere l’esclusiva! In loro “soccorso”, poi, e’ gia’ pronta ad arrivare l’AgCom. “Se vi saranno le condizioni”, ha spiegato il commissario Antonio Preto, “l’Authority potra’ in base all’articolo 19 del decreto Melandri e assieme all’Antitrust consentire all’assegnatario la cessione dei diritti a terzi, cosa normalmente vietata”. E il gioco dello scambio, per buona pace di Rupert Murdoch e Pier Silvio Berlusconi, sara’ fatto. Ma e’ davvero pericoloso scherzare con un “giocattolo” da un miliardo di euro. Piu’ probabile, dunque, che in Via Rosellini vengano scartate le offerte giunte dagli operatori per le piattaforme sulle quali non trasmettono. Una scelta dettata da coerenza e logica da fare – per buona pace dei presidenti – rinunciando a qualche milioncino….

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