Nell’era dei big data, Sky ha deciso che le informazioni messe a disposizione dal “vecchio” auditel non bastano più e che è arrivato il momento di avere un altro strumento non alternativo, ma integrativo. In primo luogo il perimetro di osservazione è più esteso visto che il campione costruito da Sky include al momento 10mila famiglie (il panel Auditel ne conta poco più di 5mila) ma il monitoraggio a regime coprirà l’intero parco abbonati, riducendo drasticamente il margine di errore fino a due terzi rispetto al sistema di rilevazione attuale degli ascolti. In secondo luogo Smart Panel punta – ed è questo l’aspetto maggiormente innovativo – a misurare la fruizione on demand ed in mobilità. A differenza di Auditel che ad oggi non ha ancora terminato la fase di sperimentazione, lo strumento messo a punto da Sky è già in grado di conteggiare in modo puntuale la visione in mobilità (Sky Go) o via internet (Sky Online). In particolare sul consumo in differita mentre Sky conteggia i programmi registrati senza limiti di tempo, Auditel si ferma ai sette giorni precedenti al prima messa in onda. Sotto il profilo tecnico Sky non si è affidata ad un meter ma utilizza propri decoder in gran parte in alta definizione rispecchiando la dotazione effettiva degli abbonati. C’è poi la pubblicità. Secondo Sky dai dati Auditel risulterebbe che su 100 spot sui canali Sky e Fox, 39 non sarebbero visti da nessuno e questo «ci dà grossi problemi con i clienti» sottolinea Mezzasalma. Con Smart Panel gli “spot zero” scendono a 8. L’installazione dei nuovi set-top-box in tutta Italia è in corso e il nuovo monitoraggio sarà operativo da luglio 2014. Ai 10mila che hanno firmato il consenso informato e accettato il nuovo scatolotto in casa, Sky dà un compenso di 50 euro una tantum in buoni di acquisto che arrivano 6 mesi dopo. L’azienda non dà un’indicazione dei costi, ma dice che sono «limitati». Il set-top-box è prodotto da Eureka, la soluzione tecnologica è interna e diversa da quella adottata in Inghilterra da BSkyB e oltre all’uso del telecomando è in grado di monitorare quando il decoder è acceso ma la tv è spenta. L’azienda spiega dunque la soluzione come risposta a una necessità interna, ma non è un mistero che dal suo arrivo in Italia abbia spinto su una modernizzazione dell’Auditel basata su esigenze diverse dai competitor. Sky fa parte del comitato tecnico dell’Auditel, continuerà a farlo e spiega che il nuovo strumento «non deve essere l’anti-auditel; a nessuno fa comodo che ci siano due diversi standard sul mercato». È per questo che i nuovi dati verranno messi a disposizione di Auditel. Verranno mostrati anche ai centri media? «C’è molto interesse – risponde Mezzasalma – ma su questo non abbiamo ancora preso una decisione».