Il ddl sul sostegno all’editoria è strato approvato dall’assemblea regionale siciliana con 35 voti a favore e 24 contrari. «In una società sempre più globalizzata, il sostegno all’informazione locale assume un valore importantissimo. Ormai basta un clic per essere sommersi da notizie che provengono da ogni parte del mondo, e magari non sappiamo cosa succede nella nostra città: per questo crediamo sia giusto che la Regione sostenga la produzione di notizie ‘made in Sicily’», dicono il presidente del gruppo Pd Baldo Gucciardi e la parlamentare regionale Concetta Raia, vicepresidente della commissione Ue all’Ars, a proposito del Raia è tra le firmatarie del ddl, avendo lei stessa presentato un apposito testo che in commissione è stato integrato a quello approvato oggi. «La legge approvata – aggiungono Gucciardi e Raia – è un sostegno concreto a chi, in Sicilia, produce informazione rivolta ai siciliani. È una legge moderna ed attuale, che indica parametri e requisiti precisi e rispetto alla quale abbiamo dato un importante contributo».
ECCO COSA PREVEDE IL DISEGNO DI LEGGE – Il ddl a sostegno alle testate giornalistiche di informazione, varato con 35 voti a favore e 24 contrari dall’Ars prevede misure di sostegno alle testate giornalistiche di informazione che operano in Sicilia e che fatturano almeno il 60% nell’isola: i contributi sono destinati alla carta stampata, emittenza televisiva, emittenza radiofonica, testate on-line, agenzie di stampa e stampa periodica e che rispondano ad alcuni requisiti – tecnici, e relativi alla composizione della redazione – previsti dalla norma. Le somme a disposizione ammontano a 15 milioni di euro per investimenti, si tratta di fondi comunitari della programmazione 2014/2020. Per la parte relativa alla comunicazione istituzionale vi sono 300 mila euro, per contributi in conto interesse e consolidamento passività onerose ci sono complessivamente 500 mila euro. Le misure vanno, dunque, dai contributi per innovazione tecnologica ad iniziative per la formazione, dal sostegno alla riqualificazione e all’aggiornamento del personale agli incentivi fiscali anche attraverso il credito di imposta per investimenti, da interventi di comunicazione istituzionale ai contributi per abbattimento interessi, ai contributi in conto interesse per il consolidamento delle passività. «È una buona legge, che può essere migliorata nella sua concreta applicazione che passerà dai decreti attuativi dell’assessorato alle Attività Produttive», ha detto in aula Lino Leanza (parlamentare del gruppo ‘Articolo 4’), uno dei principali sostenitori del disegno di legge. «Queste misure incoraggiano innovazione tecnologica e investimenti – ha aggiunto – che si tradurranno in occupazione e sviluppo».
(gds.it)
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