Disposizioni a sostegno del sistema dell’informazione e della comunicazione in ambito regionale” è il tema di una Proposta di Legge del PdL, prima firmataria Lina Lunesu che, come ha detto Pietro Pittalis, presidente del Gruppo in Consiglio regionale introducendo la Conferenza stampa di questa mattina, “intende colmare un vuoto nel panorama normativo regionale in questo momento storico per l’informazione con l’avvento di nuove tecnologie non sempre a disposizione di tutti”.
“Le nuove tecnologie, parliamo di Internet, digitale terrestre e telefonia mobile – ha spiegato Lina Lunesu – stanno moltiplicando le occasioni per informare, ma ancora oggi, la gran parte di queste tecnologie sono in uso ad una ristretta quota di cittadini mentre la maggior parte utilizza ancora i mezzi di comunicazione tradizionali”.
“I cambiamenti tecnologici hanno necessità di essere valorizzati e sostenuti e in questo, la Regione sarda, può avere un ruolo attivo affinché i soggetti della comunicazione possano operare quelle innovazioni tecnologiche necessarie per raggiungere il numero più alto di utenti”.
“Parliamo di interventi attraverso il sostegno all’innovazione tecnologica a favore delle emittenti che operano in ambito di comunicazione e informazione locale, subordinata per i beneficiari, a congrui investimenti finalizzati all’avanzamento tecnologico e al miglioramento dello standard qualitativo dell’informazione. Questi contributi non devono superare la misura del “de minimis” stabilita dall’Unione europea. Inoltre, sono previsti incentivi per la valorizzazione della lingua sarda in rete, nei media e nei new media in cui la stessa Regione favorisce l’uso della lingua sarda nei siti internet della pubblica amministrazione e dei soggetti privati che garantiscano sufficienti standard di qualità e diffusione. Sono previsti, inoltre, due emendamenti ad integrazione di questo testo normativo, per favorire l’utilizzo della Lingua Italiana dei Segni (L.I.S.) e per il superamento del precariato nelle redazioni”.
“Gli interventi a sostegno dei costi d’investimento nella misura del 30% sono relativi all’acquisto di immobili, alla manutenzione straordinaria degli stessi, all’acquisto di beni strumentali mobili e automezzi, all’aggiornamento tecnologico e a sostegno dell’editoria elettronica, nella misura del 50% alle imprese per affitto di spazi informatici. Per i quotidiani, i contributi saranno erogati in base al numero di pagine stampate e le copie vendute”.
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