Serie A e diritti TV, l’Antitrust promuove con riserva le linee guida della Lega Calcio

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Sono state sottoposte al vaglio di Agcom e Antitrust le linee guida per la vendita centralizzate dei diritti audiovisivi per la Serie A nelle stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18. La data prevista per la ratifica dei pacchetti è il 16 maggio. La Lega Serie A  spera che vi siano entrate per circa un miliardo a stagione.Entrambe le Autorità hanno approvato il documento presentato dalla Lega Calcio, ma l’Agcm ha chiesto delucidazioni sui criteri di formazione dei pacchetti di diritti posti in commercializzazione. Al momento, denuncia l’Autorità, sono troppo generici e vanificano i principi di equità e trasparenza. Pertanto l’Agcm chiede alla Lega Serie A di poter effettuare un ulteriore esame  almeno trenta giorni prima delle pubblicazione degli inviti ad offrire. All’Antitrust non convince la strategia di mercato messa a punto dalla Lega e dall’advisor Infront, i quali intenderebbero vendere i diritti tv valorizzando prevalentemente le esclusive sui prodotti. Sarebbe una scelta a danno dei consumatori, che potrebbero essere costretti a sottoscrivere più abbonamenti per partite facenti capo allo stesso evento. L’Agcm è più orientata verso una vendita per piattaforma, che garantirebbe l’assenza di esclusive assolute in mano a singoli operatori, favorendo una maggiore competizione sul mercato.  Nello specifico, l’Antitrust chiede una maggiore attenzione del rivenditore verso le nuove piattaforme digitali, che non dovrebbero più essere considerate accessorie rispetto a quelle tradizionali. E’ un tema che si intreccia con quello dell’esclusività dei diritti. Per l’Agcm l’esigenza di tutelare i diritti esclusivi non può ostacolare il proficuo sfruttamento dei pacchetti non esclusivi da parte di operatori emergenti.

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