La sentenza della sesta sezione del Consiglio di Stato (secondo quanto emerge dal comunicato diffuso) ha deciso sul caso Europa7-Mediset: deve essere il governo, guidato da Silvio Berlusconi, ad attuare la sentenza della Corte di giustizia europea sull’assetto delle frequenze in Italia. Europa 7 deve avere le frequenze ma il titolo abilitativo di Rete 4 è valido.
Nella sentenza in questione si legge anche un’altra cosa. Rti-Mediaset e Europa7 si sono visti respingere il ricorso contro la sentenza con cui il Tar Lazio, su istanza di Rete A, ha disposto che le emittenti nazionali, la cui copertura non raggiunge quella dei maggiori operatori, possono ottenerne altre per non essere penalizzate nella conversione al digitale. Viene così riconosciuto il bando di gara per oltre 100 frequenze analogiche proposto dall’ex ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni. Il quale invita il governo “a non fare il Ponzio Pilato: le frequenze per Europa 7, di cui il Consiglio di Stato riconosce finalmente il diritto di averle, si possono e si devono trovare”.
Il Consiglio di Stato avrebbe anche respinto la richiesta di concessione per 7 Plus, la seconda rete di Centro Europa 7.
Fabiana Cammarano