Il mezzo d’informazione più consultato dagli italiani per informarsi, specialmente sulla pandemia, è la televisione. Non è una scoperta che possa sorprendere granché, i media televisivi hanno conosciuto una ritrovata popolarità e hanno consolidato un “predominio” che finora non era messo in dubbio.
Ma nel “Diario Covid” redatto e pubblicato dall’Istat una sorpresa c’è. Ed è anche grossa, almeno per coloro che si ostinano a credere più ai luoghi comuni che alla realtà: dopo la tv, gli italiani si informano grazie a quel mezzo “antico” che è il giornale. E si fida molto più di questi che dei social network, i quali restano di molto staccati nella “classifica” stilata dall’Istat sulla base delle rilevazioni del campione di italiani intervistati.
I dati parlano chiaro. Seguono la tv il 91,4% degli intervistati. Quindi l’Istat fotografa una situazione che farà sobbalzare dalla poltrona tanti (troppi) detrattori di un mondo che resta un punto di riferimento: “Seguono, ma in posizione molto distaccata, i giornali (37,6%), i social media (22,2%) e i contatti con gli operatori sanitari (18,2%). Questi ultimi, insieme ai giornali, sono una fonte informativa a cui si ricorre più spesso nelle regioni del Nord rispetto alle altre zone del Paese (42,4% a fronte del 34,3% del Mezzogiorno e del 32,2% del Centro)”.
Quasi un italiano su quattro, dunque, preferisce il “caro vecchio” giornale agli strepiti del web. Che richiamano, però, i giovani. Come era ampiamente prevedibile: “Tra i giovani, la graduatoria dei mezzi di informazione più utilizzati per informarsi sull’emergenza sanitaria vede al secondo posto i social network, indicati dal 46,8% dei 18-24enni contro il 6,5% di chi ha tra i 65 e i 74 anni di età. Anche celebrità e influencer occupano una posizione non trascurabile tra gli under25, che li utilizzano come fonte di informazione nel 12,8% dei casi (a fronte di un dato medio del 3,9%)”.
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…
Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…
Google “spegne” la stampa europea. C’è un test, che fa da preludio a una precisa…