Il protagonista del racconto odierno è tale Nick Starr, un ingegnere di Seattle, che nell’ennesima sua visita al Lost Lake Cafe, a un ristorante locale, è stato invitato a rimuovere i Glass che tante altre volte aveva già indossato in quello stesso luogo. Starr ha ovviamente chiesto dove fosse scritto che c’era un simile divieto, ma non ottenendo risposte esaurienti se n’è andato (scrivendo poi adirato su Facebook).
È comunque venuto fuori che non si è trattato dell’errore di uno zelante cameriere, dato che il ristorante è di proprietà di tale David Meinert, che già in passato si era fatto sentire per la sua “voce anti-Glass“, avendo bandito gli occhiali di Google da un altro locale di sua proprietà; è quindi venuto fuori che recentemente Meinert aveva invitato il personale del Lost Lake Cafe a fare altrettanto
“Un conto è tirare fuori una fotocamera per catturare un attimo, la gente ti vede farlo, hanno la possibilità di tirarsi indietro se vogliono. Con Glass la gente non ha la possibilità di farlo. Vogliamo che i nostri clienti si sentano a loro agio, non come se fossero sorvegliati.”
Come già detto all’inizio, di frasi simili ne abbiamo già sentite e altre ancora ne sentiremo. Nella nostra esperienza personale con i Glass, qui in Italia, il discorso è quasi capovolto: nessuno fa quasi più caso ad un telefonino tirato fuori dalla tasca, mentre chiunque guarda i Glass; che sia per desiderio di provarli (se sanno cosa sono) o per pura curiosità, è indifferente, ma di certo non passi inosservato, specialmente in un locale al chiuso come un ristorante.
Già diverso il discorso in movimento, tra la folla, per strada: in quel caso è tutto più fugace, e il buon microfono degli occhiali ti permette quasi di sussurrare un “ok Glass, take a picture” anche in pubblico, senza che necessariamente qualcuno se ne accorga.
Finora si diceva che la moderna tecnologia “alienava”, con le persone chine a guardare il loro smartphone continuamente anche quando in compagnia; il rischio con i Glass potrebbe invece essere l’opposto: quello di “essere alienati”, ma proprio in senso letterale, a meno ovviamente di non toglierseli di dosso.
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