Ammontano a 1,7 milioni di euro le sanzioni stabilite dall’Antitrust a otto società che promuovevano buoni sconto mediante l’iscrizione a pagamento su un sito dedicato. Sanzionato il gruppo Webloyalty, attraverso il quale avveniva “l’aggancio” dell’utente e le società Alitalia, Airone, Ryanair, eBay, TicketOne ed eDreams. In pratica, scattava un abbonamento a insaputa dei consumatori a un costo di 12 euro mensili. I consumatori si trovavano abbonati a loro insaputa a un sito dal nome “Acquisti e Risparmi” con un canone mensile di 12 euro che viene prelevato automaticamente dalla carta di credito, in cambio della promessa di buoni sconto per gli acquisti fatti sulle piattaforme internet di alcune importanti aziende che vendono on line. Al consumatore, una volta terminata la fase di acquisto di un bene o di un servizio offerto dalle aziende coinvolte, appare un messaggio, non riconoscibile come offerta promozionale, che invita a ricevere un buono sconto (tra i 10 e i 20 euro, a seconda delle aziende) per il prossimo acquisto. Inseriti i propri dati, compresi quelli della carta di credito, il consumatore si iscrive, inconsapevolmente, al servizio offerto da Webloyalty e autorizza il prelievo mensile di 12 euro dal proprio conto, per l’abbonamento ad un servizio che si sostanzia in un ‘cash back’ (prima il pagamento poi lo sconto sotto forma di rimborso). A riprova della scarsa appetibilità reale del servizio, dai dati acquisiti nel corso dell’istruttoria risulta che, nell’arco di poco più di un anno, oltre il 62% di coloro che avevano inizialmente aderito al programma ha richiesto la disattivazione del servizio la cui iscrizione era avvenuta in modo del tutto inconsapevole. Le due società Webloyalty International Sarl e Webloyalty International Srl sono state sanzionate per 800mila euro in solido; Ryanair Ltd per 420mila euro; Alitalia per 145mila euro; Airone per 25mila euro; Vacaciones eDreams, S.L. per 220mila euro; eBay (UK) Ltd per 20mila euro; TicketOne Spa per 50mila euro. Le sanzioni, precisa l’Antitrust, tengono conto “del numero elevatissimo di consumatori agganciati, ma anche della situazione economica delle singole imprese, delle attenuanti, delle aggravanti e, per eBay, della minore gravità della pratica”. (TGCOM)