“In merito al comunicato del Cdr l’azienda ritiene necessario precisare quanto segue. Con l’obiettivo di tutelare il contro economico dell’azienda, impattato dalla contrazione dei ricavi per effetto della pandemia, in sede aziendale è stato avviato, sin dal 15 maggio, un confronto tra le parti”. La proprietà del Sole 24 Ore replica così alla notizia dello sciopero dei giornalisti: “Nel corso dei 7 incontri che si sono susseguiti fino all’11 giugno, l’azienda ha evidenziato la necessità di ricorrere all’integrazione salariale per contrastare gli effetti negativi dell’emergenza Covid-19, in un contesto generale di contenimento dei costi che vede già coinvolti tutti i settori dell’azienda, a partire dai collaboratori, dirigenti e colleghi del settore grafico e poligrafico”. E quindi: “Nel percorso negoziale, l’azienda ha altresì dato disponibilità a ridimensionare in modo tangibile la misura dell’intervento, fino a un valore medio del 15% traguardato su un arco temporale più esteso unitariamente ad altre azioni di contenimento costi, accogliendo in parte le istanze della controparte, ma è stato respinto del Cdr”.
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