“Lo sciopero dei collaboratori del Messaggero ha fatto cadere il velo di ipocrisia che, fino ad oggi, ha permesso agli editori e agli stessi organi di informazione, fatte salve poche eccezioni, di ignorare le gravi condizioni di precarietà lavorativa in cui versano numerosi giornalisti”. Lo ha detto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, sulla mobilitazione dei giornalisti non dipendenti del Messaggero: “Il rifiuto opposto dai collaboratori ad un nuovo taglio dei già esigui compensi, che l’editore sta cercando di imporre con la formula “prendere o lasciare”, è un atto di denuncia forte e perentorio, che ci auguriamo possa essere ascoltato soprattutto dal governo”.
Lorusso ha proseguito: “Pensare di affrontare le numerose criticità strutturali del settore dell’informazione, aggravate dall’emergenza sanitaria, soltanto con il taglio continuo a sistematico del costo e dei posti di lavoro, come purtroppo avviene da più di un decennio, dimostra l’incapacità di elaborare una visione e una strategia di sistema che, partendo da riforme necessarie e ineludibili, avvii il rilancio di un settore vitale per la vita pubblica e la tenuta delle istituzioni democratiche”, aggiunge Lorusso.
Quindi il segretario Fnsi ha espresso il suo auspicio affinché : “questa vertenza, che la Fnsi continuerà a sostenere e per la quale torna a chiedere all’editore di avviare un confronto nel merito senza pregiudiziali e inutili esibizioni muscolari, possa segnare l’inizio di una più ampia mobilitazione. L’informazione e la tutela della dignità della persona e del lavoro devono tornare al centro del confronto con il governo e con gli editori. La crescita delle diseguaglianze, che mette sempre più a rischio la tenuta sociale del Paese, interessa da tempo anche il mondo dell’informazione: ne prendano atto anche i cosiddetti giornalisti garantiti, per alcuni dei quali la precarietà da sbattere in prima pagina è sempre e soltanto quella di altre categorie di lavoratori”.
Ricordiamo che entro il prossimo 31 gennaio 2025, le imprese editrici di testate che accedono…
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…