I rilievi sono soprattutto due, che riguardano la questione privacy e l’effettivo funzionamento dei controlli. Per la tutela della privacy dei contribuenti, le informazioni verranno trasmesse attraverso un nuovo canale telematico denominato Sid (Sistema di interscambio flussi dati), al quale dovrà registrarsi ogni singolo operatore finanziario, e l’Agenzia ha assicurato una gestione “nel rispetto della normativa sulla privacy“. Per quanto riguarda il punto successivo, al momento ancora non è chiaro come verranno selezionati i contribuenti da controllare. L’Agenzia delle Entrate ha specificato che “individuerà i criteri per l’elaborazione di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione“.
Il funzionamento di queste liste dovrebbe essere molto simile a quanto già accade per il redditometro, che prevede la possibilità di controlli accurati quando si verifica uno scostamento rilevante (almeno il 20%) tra quanto dichiarato e quanto analizzato nei movimenti finanziari. Tra le informazioni analizzate troveranno spazio non solo accensione o cessazione di un conto corrente, ma anche tutto quel che si trova nel mezzo, dai saldi iniziali e finali dell’anno agli accrediti e i bonifici, dai titoli e obbligazioni al totale degli acquisti con la carta di credito, dalle ricariche delle carte prepagate agli acquisti e le vendite di oro. Tempi duri per gli evasori, ma qualcuno già storce il naso davanti a questa invasione del Fisco.
Fonte parz:ANSA
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