Raffica di sequestri in rete, la Guardia di Finanza smantella la rete di pirati del web che trasmettevano abusivamente gli Europei di calcio.
L’operazione porta la firma dei militari del nucleo Speciale di tutela Privacy e Frodi tecnologiche. I finanzieri hanno scoperto e messo fuori uso ben 600 risorse web che facevano capo a diverse piattaforme digitali. Che ritrasmettevano, con base in Europa, i contenuti legati all’importante manifestazione sportiva. Le Iptv, internet protocol television, sono state neutralizzate e tutti i suoi utenti saranno multati.
L’inchiesta sui pirati del web è nata all’inizio degli Europei. Erano stati segnalati moltissimi contenuti in rete che ritrasmettevano in streaming, illegale, i contenuti. Così i militari sono riusciti a individuare il sistema. Su diverse piattaforme di ultima generazione erano alimentate numerose sorgenti di contenuto che, dall’Europa, irradiavano online e in tutto il mondo. Ovviamente senza alcun permesso da parte dei detentori dei diritti.
Se chi ha messo su l’escamotage pirata rischia fino a tre anni di reclusione, non la passeranno liscia nemmeno gli utenti. Che, mentre erano intenti a fruire abusivamente di contenuti illegali, si sono trovati davanti a una schermata fin troppo eloquente. Sito sequestrato e tracciamento effettuato dei fruitori. Gli utenti saranno multati con 1.032 euro.
L’inchiesta è stata coordinata dai magistrati della Procura di Napoli. Il bilancio è di 600 siti oscurati o sequestrati tra cui server, piattaforme e siti vetrina. Acquisito l’elenco completo dei fruitori e degli utenti.
Solo un mese fa si era registrata l’ultima offensiva ai pirati del web. La polizia di Stato aveva scoperto un sistema “piramidale” che offriva contenuti illegali in tutta Italia. L’operazione ha visti impegnati gli agenti di undici Compartimenti regionali della Polizia Postale. Sul territorio di 18 province, hanno smantellato la complessa infrastruttura criminale, sia sotto il profilo organizzativo che tecnologico. Gli indagati furono 45 che a vario titolo dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistema informatico protetto da misure di sicurezza. E poi di frode informatica aggravata dall’ingente danno arrecato e di abusiva riproduzione e diffusione a mezzo Internet di opere protette dal diritto di autore e opere dell’ingegno.
In una nota, Sky ha espresso soddisfazione per l’operazione antipirateria Euro Strike 2020 condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Napoli. “Il susseguirsi di azioni di contrasto sempre più frequenti ed efficaci sono il risultato della stretta collaborazione tra industria e forze dell’ordine, a cui vanno i nostri ringraziamenti per l’impegno nella lotta ad un fenomeno criminale che danneggia l’intera industria sportiva, dallo sport amatoriale, agli appassionati, fino ai detentori dei diritti e i broadcaster, distruggendo posti di lavoro e creatività”.
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