L’Agcom-Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha deciso stamane di sanzionare la Regione Sardegna per l’utilizzo del sito internet istituzionale a fini elettorali e non istituzionali.
La decisione è in via di notifica, come si apprende da fonti dell’Agcom. In tarda mattinata la notizia è stata anticipata dal senatore e segretario regionale del Pd, Silvio Lai, in una nota in cui accusa il presidente Ugo Cappellacci, in corsa per la riconferma, di aver fatto multare la Regione per aver violato le norme che regolano la comunicazione politica in campagna elettorale.
La sanzione arriva a un paio di settimane da una segnalazione del Corecom Sardegna che ai primi di gennaio ha svolto un’istruttoria sulla pubblicazione on line del documento “Detto-Fatto“, un libretto con i progetti “bandiera” della Giunta Cappellacci nell’ultima legislatura.
Il testo è rimasto sul sito istituzionale della Regione anche dopo la pubblicazione sul Buras del decreto di convocazione delle elezioni regionali per il 16 febbraio.
Il Corecom ha ravvisato, così, una violazione dell’articolo 9 della legge 28 del 2000, quella sulla cosiddetta “par condicio” in occasione del voto, segnalato il caso alla Regione per le controdeduzioni e poi trasmesso l’esito dell’istruttoria all’Agcom.
L’Autorità garante delle Comunicazioni, che giusto ieri ha pubblicato una delibera in cui riassume le disposizioni che disciplinano la comunicazione politica e la parità di accesso ai mezzi di informazione nella campagna elettorale in corso in Sardegna, ha confermato l’esistenza di una violazione e previsto una sanzione che, con ogni probabilità, non sarà pecuniaria ma di tipo “riparatorio”: la Regione, quindi, dovrà semplicemente rimuovere dal sito il documento “Detto-Fatto“.