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SARDEGNA: GLI ASCOLTI RAI E MEDIASET AD UN ANNO DAL PASSAGGIO AL DIGITALE TERRESTRE

Tra pochi giorni sarà passato un anno da quel primo novembre 2008 in cui la Sardegna è passata alla tv su digitale terrestre, divenendo la prima regione all digital d’Europa con 640 mila famiglie (un milione 665 mila persone) che si sono dotate di decoder. Cosa è cambiato nelle preferenze dei telespettatori? Il Velino lo ha chiesto ai ricercatori della Geca Italia che hanno messo a confronto il mese di settembre del 2008 – quando lo switch off in Sardegna non c’era ancora stato – con settembre 2009. E la fotografia per i big è per il momento piuttosto rassicurante. Soprattutto per la Rai.
RaiUno (dal 20,10 al 19,38 per cento), RaiDue (dall’8,66 all’8,57) e RaiTre (dall’8,26 al 7,78) perdono tutte nello share medio dell’intera giornata qualche decimale. Ma l’intero bouquet di Viale Mazzini, che ad oggi conta dodici canali, passa dal 38,32 per cento del settembre 2008 al 41,76. Mamma Rai, dunque, mette in tasca un dividendo di 3,44 punti. Certo, valgono di meno: un punto della tv generalista è stimato da Sipra tra i 25 e i 30 milioni l’anno; quello della tv tematica si attesta intorno ai 15à Ma è comunque un buon trend (anche se per gli inserzionisti più dello share contano i target) per mettere al sicuro la fetta di “torta”.
In casa Mediaset, invece, dove possono consolarsi con pay tv, le perdite sono un pochino più consistenti: Canale 5 tiene (dal 20,05 al 19,46 per cento); ItaliaUno tracolla (dal 10,93 al 9,07); e ReteQuattro – che a settembre 2008 pagava dazio allo switch over – è l’unica rete nazionale che cresce (dal 5,05 al 5,18 per cento). Il bouquet del “Biscione” passa dal 36,03 per cento del settembre 2008 al 35,06 del 2009. Malino infine La7 che in un anno lascia sul campo un punto di share: dal 2,44 all’1,46 per cento. Benino Sky che passa dal 3,9 al 4,52 per cento.

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