Editoria

Sarà il governo a scegliere il pluralismo che preferisce…

Il Movimento Cinque Stelle presenterà in commissione Bilancio, al Senato, l’emendamento che prevede lo stop ai contributi per l’editoria già dal 2020. I documenti di cui ha preso visione l’agenzia di stampa Public Policy parlano della soppressone dei contributi radio e tv dal 2020, per la carta stampata dal primo gennaio dello stesso anno. Confermato il taglio a scalare che azzererà tutto al 2022.

Ma la novità è un’altra: la scelta di valorizzare e sostenere realtà editoriali sarà esclusivamente affidata al governo. Che deciderà, sua sponte, quali saranno le realtà da sovvenzionare con l’unico (amplissimo) limite della diffusione della cultura della libera informazione plurale, della comunicazione partecipata e dal basso, dell’innovazione digitale e social , dell’uso dei media. Tutto sarà affidato ai decreti del Premier.

Salvatore Monaco.

Recent Posts

Contributi alle assunzioni 2023, ecco tutti i beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

22 ore ago

Askanews, i giornalisti dicono sì ai prepensionamenti

Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…

2 giorni ago

Circolare n. 53 del 20/11/2024 – Contributi sulla trasformazione dei contratti giornalistici, pubblicato l’elenco dei beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

3 giorni ago

Trump e i social network

Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…

4 giorni ago

Gli editori Ue contro Google: il pluralismo messo a repentaglio dallo strapotere web

Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…

4 giorni ago

Google “spegne” i giornali Ue, il test che fa tremare i piccoli editori

Google “spegne” la stampa europea. C’è un test, che fa da preludio a una precisa…

4 giorni ago