Michele Sanremo si candida a componente del nuovo Cda della Rai e manderà il suo curriculum a Camera e Senato, a cui toccherà – come prevede la nuova legge – scegliere alcuni dei componenti dell’organismo di gestione del servizio pubblico. “Non ho alcuna speranza…- ha detto Santoro – però li costringerò ad aprire un dibattito per scegliere una persona diversa da me e dalle mie idee”. Due i punti chiave del suo programma: qualunque cosa produca il servizio pubblico, “si deve sapere quanto costa realmente”; il 40% della produzione del servizio pubblico deve andare a produttori indipendenti, fuori da logiche che vedono i giovani “strozzati da questa rete di interessi che governa i mezzi di comunicazione italiani”.
“Visto che la Rai ha potenzialità enormi ma il contesto editoriale attuale è inadeguato, ho pensato di fare una cosa: questa volta manderò il mio curriculum a Camera e Senato per candidarmi come membro del Cda Rai”. Santoro ha anticipato anche che in caso di sua elezione smetterà di fare programmi in Rai: “Mi piacerebbe non avere conflitti d’interesse e quindi per un pò non vorrei collaborare con la Rai”.