Il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano interviene alla convention milanese di Fratelli d’Italia ed esplode la bagarre politica e istituzionale, tra la Rai e i partiti. L’intervento di Sangiuliano è stato criticato dalla sinistra e dalle sigle sindacali Rai mentre invece il direttore del Tg2 ha colto la solidarietà del centrodestra anche (o forse soprattutto, visti i rapporti tesi che vigono tra le forze politiche della coalizione) fuori da Fdi. Si è aperto un fronte che ha animato il dibattito durante le celebrazioni del Primo maggio.
A criticare la presenza e l’intervento del direttore Tg2 a Milano, tra gli altri, anche l’Usigrai. Che ha chiesto un “chiarimento urgente” sulla presenza di Gennaro Sangiuliano alla kermesse politica. E ha ricordato che, allo stato attuale, il management della Rai ha messo dei paletti strettissimi alle partecipazioni esterne dei giornalisti agli eventi pubblici “in cui ricadono non solo le presentazioni dei propri libri ma anche eventi benefici”. Dunque una stoccata è arrivato sul tema del “politicamente corretto”. Che l’Usigrai, interpretando come adesione ai principi tra l’altro sanciti nel contratto del servizio pubblico, “rinfaccia” al direttore del Tg2: “Li vive come una cappa anche questi?”.
Se su Twitter l’ex ministro Valeria Fedeli e il deputato Fdi Giovanni Donzelli si davano battaglia sul caso, su Facebook il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha teso la mano a Sangiuliano: “Prima di fare politica ho fatto il giornalista. Ho visto decine di giornalisti partecipare a vario titolo ad incontri politici. Decine di giornalisti candidarsi per partiti politici. Per lo più a sinistra, ma non solo. Il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano ha tutto il diritto di esprimere le proprie idee. Basta ipocrisia e moralismo a senso unico, hanno già fatto abbastanza male a questo Paese”.
Se Italia Viva ha avanzato critiche e dubbi sulla presenza di Gennaro Sangiuliano alla manifestazione di Fratelli d’Italia, l’ex ministro Carlo Calenda glieli ha “chiariti” ricordando come l’ex dirigente Rai Campo Dall’Orto frequentasse gli incontri renziani della Leopolda.
Il Pd ha voluto prendere una posizione di profonda critica. Il deputato Enrico Borghi ha scritto su twitter: “Gli attacchi scomposti da destra a Valeria Fedeli non fanno che confermare la natura faziosa dell’iniziativa assunta dal direttore Tg2. Non si può piegare il servizio pubblico a comizio di parte, e poi pretendere di far tacere chi fa rilievi. I tempi dell’Eiar sono finiti”.
Infine, un’altra risposta alla sinistra è arrivata dall’ex deputato napoletano Amedeo Laboccetta: “Ma da che pulpito viene la predica! La sinistra non ricorda tutti i giornalisti Rai chiamati negli anni a moderare i dibattiti alle feste dell’Unità o i convegni della sinistra giudiziaria? Molti sono divenuti Europarlamentari, parlamentari italiani, sindaci. E ci si scandalizza di Gennaro Sangiuliano che parla a Milano ad una kermesse di Fratelli d’Italia? Evidentemente quelli che lo attaccano non hanno mai letto ciò che ha scritto su Prezzolini. Inoltre Sangiuliano in redazione non discrimina nessuno. Concede spazio a tutti. Alla faccia di chi predica pluralismo e vorrebbe praticare la censura”.
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