Gioie e dolori per Sallusti. Dopo la condanna a 14 mesi di carcere per diffamazione aggravata, l’ex direttore di Libero incassa la sonora bacchettata dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia per aver pubblicato, lo scorso mese di maggio, in prima pagina su “Il Giornale”, la foto di una minorenne ferita in un attentato. Il tutto mentre un consigliere comunale di Milano del Pdl lo candida all’Ambrogino d’oro.
Nuovi guai in vista per l’ex direttore di “Libero” Alessandro Sallusti. Questa volta, però, non c’entra niente la condanna per diffamazione. La vicenda ha inizio lo scorso mese di maggio quando Alessandro Sallusti pubblica, in prima pagina, su Il Giornale (foglio di cui è direttore) la foto di una minorenne accasciata e ferita in seguito all’attentato alla scuola “Morvillo Falcone” verificatosi a Brindisi lo scorso 19 maggio. Una decisione che per Giulia, l’associazione nazionale delle giornaliste libere autonome, oltrepassa il diritto di cronaca. Da qui la decisione della rete delle giornaliste di presentare un esposto direttamente all’Ordine dei giornalisti della Lombardia. L’iniziativa ha innescato un procedimento conclusosi pochi giorni fa con la censura di Sallusti.
L’Ordine, infatti, ha dato ragione all’associazione Giulia motivando così la sua decisione: «Il Consiglio ha ritenuto che la pubblicazione della fotografia in questione sulla prima pagina de Il Giornale abbia trasceso il diritto-dovere di informare il pubblico e abbia leso la dignità della persona ritratta. Nello stesso tempo è stata proposta al pubblico un’immagine impressionante». Inoltre secondo il presidente dell’Ordine Letizia Gonzales «la pubblicazione dell’immagine ha amplificato le conseguenze dell’attentato a danno della ragazza ritratta. A tutti, infatti, è stato dato modo di coglierla in un momento di estrema vulnerabilità, mentre la sua condizione avrebbe richiesto maggiore riguardo e pudore. L’umiliazione che la ragazza ha subito nel rimanere a terra, inerte, con il corpo parzialmente scoperto è stata enormemente accresciuta dalla pubblicazione dell’immagine sulla prima pagina di un quotidiano». All’esposto corrisponderà, ora, una sanzione? Si vedrà.
Noie a parte, va registrato che in terra lombarda Sallusti passa da un “rimprovero” ad un riconoscimento. Sì, perché il consigliere comunale di Milano e coordinatore meneghino del Pdl Giulio Gallera ha deciso di candidare proprio il direttore de Il Giornale all’Ambrogino d’oro, l’ambito premio che, per tradizione, il capoluogo meneghino è solito assegnare a personalità di altissimo profilo che si siano distinte nel promuovere il buon nome della “città della Madonnina” in Italia e nel mondo.
Sarebbe stata, però, la condanna a 14 mesi di reclusione per diffamazione, più che l’impegno nel campo professionale, a motivare la sua candidatura al premio. In poche parole, il Pdl ha deciso di proporre Sallusti per l’Ambrogino poiché «la sua condanna è un fatto gravissimo e inaccettabile» come ha spiegato il consigliere Gallera.
In altre parole una sorta di premio di consolazione e solidarietà. Ma siamo sicuri che a Sallusti avrà fatto piacere?
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Giurisprudenza SALLUSTI CENSURATO DALL’ORDINE. INTANTO IL DIRETTORE DEL GIORNALE SI RITROVA CANDIDATO ALL’AMBROGINO...