Un attacco di pirati informatici ha bloccato per più di 12 ore il sito lanciato dall’opposizione russa pochi giorni fa, in vista della prossima grande manifestazione anti-Putin, prevista per il 26 febbraio. Lo hanno denunciato i gestori della pagina Facebook dell’evento, spiegando di aver ricevuto comunicazione dalla compagnia che gestisce il server, la First Dedic, del verificarsi di diversi attacchi DDoS (Distribuited Denial of Service). Si tratta della stessa arma usata dagli hacker durante le contestate legislative del 4 dicembre, e con la quale sono stati paralizzati i maggiori siti di informazione indipendente e delle Ong che monitoravano il voto. La First Dedic, però, ha rifiutato di confermare ufficialmente alla stampa l’accaduto. Stamattina il sito è tornato a funzionare. Per la domenica precedente alle presidenziali russe, che dovrebbero riportare al Cremlino Vladimir Putin, il movimento Lega degli elettori ha indetto una sorta di flash mob: un anello umano intorno al raccordo interno di Mosca che dovrà simbolicamente cingere il Cremlino di bianco, il colore della cosiddetta ‘rivoluzione della neve’. All’indirizzo feb26.ru, preso di mira dagli hacker, i partecipanti possono segnare il punto esatto dove si uniranno alla manifestazione. Servono almeno 34.000 persone per chiudere il cerchio. Per ora se ne sono registrate 6.500.
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