Il Messico è il Paese latinoamericano più pericoloso per i giornalisti, seguito da Colombia, Brasile ed Honduras: è quanto si legge in un rapporto diffuso dall’ong Reporter senza Frontiere (Rsf). Dal 2000 ad oggi nei quattro Paesi citati si sono registrati 202 omicidi di giornalisti, blogger e altre persone impegnate nella comunicazione: omicidi che “sono in evidente o quanto meno possibile rapporto con la professione delle vittime, sebbene nella maggior parte dei casi il movente esatto rimanga sconosciuto”. Secondo la ong infatti le inchieste di polizia vengono aperte raramente, spesso sono ostacolate da autorità corrotte e a causa della mancanza di volontà politica e di un sistema giudiziario efficace quasi tutti questi omicidi rimangono impuniti”. In testa alla lista figura il Messico, con 81 giornalisti uccisi dal 2000 ad oggi; seguono la Colombia con 56 vittime, il Brasile con 38 e l’Honduras con 27: “Spesso questi giornalisti sono rimasti vittime della loro volontà di denunciare le violazioni dei diritti umani, il crimine organizzato e la corruzione”, conclude il rapporto. (fonte Afp)