«E’ un vero peccato che alla base dei prossimi referendum di metà giugno non ci sia qualche bel delitto passionale. Così non ci sarebbe bisogno di regolamenti, spot e appelli per far circolare le notizie, ma potremmo contare sulla spontanea, entusiastica disponibilità del sistema dell’informazione a sviscerare il tema in ogni suo più minuto dettaglio». Sono dichiarazioni del Presidente della federazione della stampa, Roberto Natale.
«Non è accettabile – continua Natale – una sproporzione tanto vistosa tra una vicenda privata e le questioni che riguardano la vita della nostra collettività. Se continua così, andremo a votare senza sapere quasi nulla su pro e contro della proprietà pubblica dell’acqua, sulle questioni dell’energia, sul legittimo impedimento. E’ adesso il momento di correggere la rotta, magari a partire da un’azienda che ama ancora definirsi servizio pubblico». (Fnsi)