È arrivata una soluzione positiva nella trattativa tra azienda Adnkronos e sindacati, impegnati da mesi in un bracio di ferro dopo che l’azeinda aveva messo sul tavolo una procedura di licenziamento collettivo presentata il 27 gennaio scorso. La Fnsi e l’Associazione stampa romana con i segretari Franco Siddi e Paolo Butturini esprimono soddisfazione sia per il ritiro dei licenziamenti che per le prospettive di sviluppo dell’agenzia. Da Siddi e Butturini, inoltre, «gratitudine per l’importante contributo» del sottosegretario con delega all’editoria, Luca Lotti. Stop ai licenziamenti dunque e nuove relazioni sindacali. Accordo raggiunto dopo sette giornate di sciopero, a due mesi dall’apertura della procedura di licenziamento collettivo di 20 giornalisti e 3 poligrafici. L’obiettivo dell’intesa tra le parti è quello di tenere insieme «l’efficientamento organizzativo richiesto per sostenere le condizioni di mercato con la salvaguardia dei livelli occupazionali». Un obiettivo su cui vigilerà la presidenza del Consiglio, con Lotti a farsi garante dell’accordo.
Entro 15 giorni sarà introdotto il nuovo sistema editoriale, con il relativo piano da approvare entro gli stessi termini. Sempre entro 15 giorni, i 17 giornalisti di Mak Multimedia Adnkronos entrano nella redazione unica dell’Adnkronos. Per favorire la produttività, le parti si sono accordate per introdurre un rivisto calcolo delle corte, comunque nel rispetto del contratto nazionale. Così come è previsto uno smaltimento concordato dei riposi accumulati, con una transazione economica sul pregresso. D’altra parte, l’azienda si dice disponibile ad un nuovo contratto integrativo aziendale, a fronte di una transazione sulle possibili rivendicazioni economiche relative ai precedenti accordi. In sostanza, l’intesa su alcuni presupposti funzionali a una nuova organizzazione del lavoro consente di escludere il concetto stesso di “esuberi strutturali”, indicati dall’azienda come premessa per l’apertura, il 27 gennaio 2014, della procedura di licenziamento collettivo secondo la legge 223/91, mai applicata nel settore dell’editoria. Oggi, con l’accordo firmato, prevale la volontà di entrambe le parti di arrivare a una soluzione che possa consentire di voltare pagina. Con il contributo della Fieg, della Fnsi, dell’Associazione stampa romana e con la determinata e puntuale mediazione del Governo.
I sindacati parlano di «positiva conclusione della vertenza in corso da due mesi all’Adnkronos e nella consociata Mak Multimedia», risolta nella tarda mattinata di oggi. «È il successo della ragionevolezza prevalsa alla fine di una delicata fatica negoziale delle parti, assistite da Fnsi, Associazione Stampa Romana e Fieg (per la parte aziendale)», commentano il segretario generale della Federstampa e quello di Asr. «È prevalsa la volontà di entrambe le parti di guardare allo sviluppo, alla tenuta aziendale, in un contesto difficile ma nel quale è necessario che le innovazioni di prodotto si coniughino con l’impegno e la crescita della professionalità dei giornalisti e del loro lavoro. «Ringraziamo – continuano i due dirigenti sindacali – il sottosegretario Luca Lotti sia per il contributo importante alla soluzione della controversia, sia per aver assicurato di farsi depositario e garante della stessa, anche monitorando costantemente i progressi dell’accordo. Ora la nuova Adnkronos, che nascerà dalla fusione con Mak Multimedia AdnKronos, potrà tornare a guardare al futuro poggiando sulle solide basi che il suo fondatore ha gettato cinquant’anni fa, traghettandole in un progetto innovativo adatto a reggere le nuove sfide del mercato editoriale, come ha sottolineato l’amministratore delegato Angela Antonini. I giornalisti dell’agenzia vorranno essere interpreti intelligenti di questi processi con il loro impegno di qualificazione professionale».
fonte: europa quotidiano
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