”I colpi bassi per l’editoria non finiscono mai. Stavolta a patirne le conseguenze più di tutti sono i quotidiani italiani all’estero, per i quali i contributi pubblici tornano a essere in parte misteriosi”. Son le parole del Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, che è anche Presidente della Commissione Informazione del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. “Il ripristino – deciso con il provvedimento Milleproroghe – della dotazione dei fondi previsti dalla legge, dopo un ingiustificato taglio del 50% avvenuto a metà dello scorso anno, non è ancora avvenuto. Il Ministero dell’Economia guidato da Giulio Tremonti avrebbe, infatti, messo sul piatto solo uno dei 5 milioni di euro stanziati dalla legge”.
“Si va profilando un rischio di incertezza grave -sottolinea Siddi – sulla possibilità di proseguire correttamente l’attività editoriale, assicurando lo sviluppo dei programmi concordati e la garanzia dei posti di lavoro. Sinora sono stati infatti erogati i contributi solo nella misura del 50% e l’ipotesi del saldo ad aprile del restante 50%, dopo il ripristino del ”Milleproroghe”, si è improvvisamente allontanata senza alcuna ragione. Le banche, in alcuni casi, già chiedono alle aziende i rientri e minacciano di sospendere le linee di credito”.
”Non si può andare avanti così Lo Stato – afferma ancora Siddi- non può venir meno agli obblighi di legge che sono veri e propri contratti”. Per la Fnsi, “è l’ora di rompere il muro del silenzio sull’ennesimo mistero o tentativo di colpo di mano contro la stampa, anche per evitare che passi un’idea odiosa: quella che si possano colpire i giornali all’estero perché tanto sono lontani dal centro del potere e hanno pochi santi in Paradiso”.
Egidio Negri
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