I lavori in Aula alla Camera riprendono oggi 9 luglio con la discussione del disegno di legge (C. 5322) di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63, recante disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale.
L’esame in Commissione Cultura si è concluso venerdì scorso con il ritiro di tutti gli emendamenti presentati per assecondare l’assoluta necessità di approvare il decreto-legge per tamponare l’attuale situazione di emergenza finanziaria del settore.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Paolo Peluffo (foto), ha dato parere conforme a quello del relatore, manifestando la disponibilità del Governo ad individuare forme diverse di accoglimento del contenuto degli emendamenti, ad esempio mediante l’accettazione di ordini del giorno presentati nel corso dell’esame in Assemblea. Ha aggiunto che il Governo potrà far confluire alcuni di essi – che si riserva di indicare nel corso dell’esame – nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da adottare in attuazione del cosiddetto decreto Salva Italia (articolo 29, comma 3, del DL 201/2011) o con altri strumenti di delegificazione.
Peluffo, con riguardo ai profili di copertura finanziaria del provvedimento, ha ricordato che per l’applicazione del decreto-legge vi è un fabbisogno di circa 120 milioni di euro in due anni, mentre attualmente ne sono disponibili circa la metà. Al riguardo, ha assunto l’impegno di richiedere la rimanente parte dei fondi necessari nei prossimi provvedimenti di carattere finanziario e, in particolare, nella prossima legge di stabilità.
Alberto De Bellis
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