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RIORDINO CONTRIBUTI EDITORIA. COSA DICONO I DDL VITA-GIULIETTI

Riprende mercoledì prossimo, presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato, l’esame del ddl AS 3305 sul riordino dei contributi alle imprese editrici (decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63). Il decreto-legge che introduce misure di razionalizzazione nella distribuzione delle risorse destinate alle imprese editoriali sarà “accompagnato” da altri due disegni di legge presentati rispettivamente dal senatore Vincenzo Vita del Pd e dal deputato Giuseppe Giulietti. La proposta di legge di Giulietti (AC. 5116) recante disposizioni in materia di contributi in favore dell’editoria e di pubblicazioni periodiche diffuse per via telematica è stata assegnata alla Commissione Cultura della Camera, mentre il disegno di legge di Vita (AS. 3251) recante nuove norme in materia di editoria è stato assegnato alla Commissione Affari Costituzionali del Senato.
I due disegni di legge in oggetto sono quasi perfettamente sovrapponibili. Entrambi propongono una serie di interventi a favore delle testate telematiche: l’applicazione dell’aliquota IVA del 4 per cento agli abbonamenti ai periodici telematici purché siano registrati in tribunale, così come avviene per le testate cartacee; una serie di agevolazioni fiscali per i periodici telematici di piccole dimensioni che non conseguano ricavi superiori a 100.000 euro. Inoltre, per i giornali cartacei che si trasformano in giornali elettronici viene previsto il mantenimento del diritto al contributo sul 70 per cento dei costi di testata ammissibili.
Nessun trattamento speciale per i giornali di partito che vengono equiparati, nel calcolo dei contributi, ai giornali editi da cooperative di giornalisti. A queste ultime viene riservato un canale “preferenziale” con una serie di semplificazione all’accesso ai contributi. Ad esempio viene meno la necessità di rispettare i requisiti temporali previsti dall’articolo 3, comma 2, lettere a) e b), della legge 7 agosto 1990, n. 250, ovvero che siano costituite da almeno tre anni e che editino la testata da almeno tre anni.
Per quanto riguarda l’erogazione dei contributi, viene ristabilito il diritto soggettivo: a decorrere dai contributi per l’anno 2012, alle imprese editrici che ne hanno diritto viene corrisposto, un contributo pari al 100 per cento dell’importo calcolato secondo i parametri stabiliti dalla legislazione vigente. Tale importo non può comunque essere superiore a quello spettante per l’anno 2011. Vengono, però, introdotti dei limiti quantitativi: i contributi non devono superare l’importo di 250.000 euro per ogni giornalista e 85.000 euro per ogni poligrafico regolarmente assunti con contratto a tempo pieno in media annua, alla data del 31 dicembre 2010. Per le emittenti radiofoniche e televisive è prevista una proroga dei contributi, nei limiti di 10 milioni di euro annui.

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