Sul filo di lana, il Consiglio di Stato – cui si sono rivolti Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb – accoglie la richiesta di queste aziende di sospendere l’ordine del Garante di rimborsare. Il Consiglio di Stato avrebbe sostenuto che la questione va congelata fino a quando non saranno note le motivazioni della sentenza di primo grado di novembre, quella a firma del Tar. A novembre, il Tar ha dato via libera ai rimborsi mentre ha cancellato le multe che sempre il Garante aveva comminato alle società delle telefonia e di Internet. Al momento solo Fastweb ha fornito agli utenti una misura compensativa: sta regalando il servizio Wow Space per chi lo attiva entro gennaio (spazio illimitato su cloud per caricare foto, musica o altri file del cellulare). L’operatore continuerà a fornirlo gratis nonostante la sospensiva data dal Consiglio di Stato. Se anche il Consiglio di Stato avesse dato il via libera alle restituzioni entro il 31 dicembre 2018 – come già il Tar del Lazio nella sua sentenza di novembre – allora queste società si sarebbero state obbligate a pagare immediatamente. In caso contrario, i vertici aziendali sarebbero stati bersagliati dalle denunce penali delle associazioni dei consumatori con l’accusa di appropriazione indebita.
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